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Lupo Rattazzi, il figlio di Susanna Agnelli contro Repubblica: "Italia in vendita? Titolo ridicolo"

Lupo Rattazzi

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Lupo Rattazzi, il figlio di Susanna Agnelli, entra a gamba tesa nella polemica La Repubblica-Meloni-Elkann. "Questi che fanno i martiri della libertà di stampa e che vogliono far credere che la Meloni voleva mettere loro un bavaglio sono totalmente ridicoli" e quel titolo a tutta pagina "L'Italia in vedita" - che si riferiva al programma di governo di alienare quote di aziende controllate dallo Stato - "era semplicemente ridicolo e certamente non una posizione con cui a mio avviso una famiglia come la nostra vuole essere associata", dice Rattazzi al Foglio.

Il quotidiano del Gruppo Gedi in questi ultimi giorni sta difendendo a spada tratta Stellantis e la famiglia Agnelli (anche se nessuno glielo ha chiesto) dopo il botta e risposta tra la presidente del Consiglio e La Repubblica.

 

 

"Ieri addirittura è uscito […] un pezzo fantastico che, per dimostrare come non sia vero che Stellantis è troppo francese e poco italiana, era intitolato così: 'I francesi si lamentano perché Stellantis è troppo italiana'. Ed ecco il sottotitolo a uso interno: 'Elkann, hai visto? Sei contento? Ti vogliamo bene! Siamo bravi?'", ironizza il quotidiano fondato da Giuliano Ferrara. "Il problema però è che questo eccesso adesso imbarazza pure i padroni di Repubblica che di queste lettere d’amore scritte a macchina, come direbbe Paolo Conte, probabilmente ne farebbero a meno".

E qui si inserisce Lupo Rattazzi che "sembra dire proprio questo: ma chi ve l’ha chiesto? State buoni. 'Siete ridicoli'. Ma c’è da capirli, a Repubblica: se bruci un patrimonio, allora poi devi cercare un modo qualsiasi per resistere. È puro istinto di sopravvivenza. Tirare a campare e mostrare al capo che il conflitto di interessi non è mai stato un problema: c’è l'interesse da difendere", "lo comprendiamo. Il problema è che […] forse il padrone non vuole essere compiaciuto in questo modo scomposto".  

 

 

Ora il rischio, ragiona il Foglio, è che questa polemica "finisca con l’accelerare anche il disamore di Elkann per un oggetto che ha lentamente smarrito i fasti delle sue origini". Per altro, come dice ancora Rattazzi "il programma di alienazione di quote di aziende pubbliche è sacrosanto anche per contenere l’aumento del debito pubblico dovuto anche a certe scellerate misure dei precedenti governi".  

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