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Vittorio Emanuele, “il tesoro nel caveau della Banca d'Italia”: il retroscena dopo la morte

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Brillanti, perle e diademi dal valore milionario: questo, contenuto all'interno di un caveau della Banca d'Italia, l'oggetto di una battaglia legale tra i Savoia e lo Stato. Battaglia che, dopo la morte di Vittorio Emanuele, le sorelle hanno deciso di portare avanti, come riporta il Corriere della Sera. Il 2 ottobre 2024, infatti, casa Savoia e lo Stato – rappresentato da Banca d'Italia, presidenza del Consiglio e ministero dell’Economia - si affronteranno in un’udienza decisiva, fissata dal giudice perché le parti depositino le loro conclusioni. 

Le istanze di Vittorio Emanuele, quindi, verranno portate avanti dalle sue sorelle, le principesse Maria Beatrice, Maria Pia e Maria Gabriella, le eredi ancora in vita dell’ultimo Re d’Italia, Umberto II, noto come il Re di maggio. Dopo le conclusioni delle parti, il giudice si riserverà per il deposito della sentenza, dove sarà stabilito se le istanze di casa Savoia siano legittime o infondate. Il processo civile è iniziato il 7 giugno 2022. Sul valore effettivo dei gioielli contesi non c'è certezza: c’è chi pensa valgano circa 300 milioni di euro e chi, come Gianni Bulgari, ridimensiona la stima a qualche milione. Gli oggetti che hanno portato alla battaglia legale sono custoditi in un caveau della Banca d’Italia dal 5 giugno del 1946. 

 

 

 

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