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Geolier, Roberto Saviano: "Cos'è il dialetto napoletano oggi"

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Roberto Saviano difende a spada tratta Geolier, il cantante napoletano arrivato secondo al festival di Sanremo. Lo ha fatto sui social quando lo hanno fischiato per il primo posto nella serata delle cover, andando anche contro il governo, e lo ha fatto anche oggi sulle pagine del Corriere della Sera. Secondo lo scrittore campano, ci sfugge quello che lui chiama il "dato emotivo, fondamentale per comprendere il percorso di Geolier che ha vinto la sfida del consenso popolare subendo all’istante l’insinuazione che dietro ci fosse la Napoli che complotta e briga per far vincere un suo figlio".

Saviano, che ha parlato di "banale razzismo" nei confronti del cantante 23enne, gli ha poi riconosciuto "il risultato unico" di "aver mostrato come il napoletano sia diventato una delle lingue portanti dell’hip-hop". E non solo. Poi ha aggiunto: "Geolier è un artista, è nato in una periferia difficile su cui ha portato luce, come moltissimi altri artisti. Esattamente dov’è il problema?". Secondo il giornalista, insomma, il cantante con i suoi brani combatterebbe il degrado delle periferie. In passato, in realtà, i testi di alcune delle sue canzoni sono stati giudicati violenti e irrispettosi.

 

 

 

Nei giorni scorsi, invece, la difesa del rapper napoletano ha assunto sfumature politiche. "Geolier è stato molto votato? E quale sarebbe il problema? State forse pensando al complotto dei napoletani? Eddai, vi siete presi tutto quello che potevate, con il criterio della spesa storica avete di fatto reso impossibile ogni crescita e miglioramento al Sud - ha detto Saviano in un video sui social -. Oggi con l’autonomia differenziata si realizzerà, per legge, la rimozione della Questione meridionale e rompete le scatole a Geolier? Ma truateve na fatica, perché quella che avete vi lascia troppo tempo libero da sprecare in fesserie".

 

 

 

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