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Ghali, Giampiero Mughini: "Sgozzati uno a uno, che ne dice?"

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"Caro Ghali che di mestiere fai il cantante, hai ragione a volere la pace, hai ragione a inorridire innanzi a tanta morte di palestinesi, però tieni bene a mente di tutta quella morte provocata il 7 ottobre da animali di combattimento di Hamas che non hanno avuto pietà": Giampiero Mughini si è rivolto così al cantante in una lettera pubblicata da Dagospia. Durante la serata finale del festival di Sanremo, infatti, Ghali ha urlato dal palco dell'Ariston "Stop al genocidio" proprio in riferimento alla guerra in corso a Gaza. 

Ora, però, Mughini gli ricorda quello che i terroristi di Hamas hanno fatto lo scorso 7 ottobre: "Hanno cercato ogni vittima uno a uno, sono entrati nelle case di israeliani per bene e li hanno sgozzati uno a uno, e hanno infierito sui cadaveri di uomini e donne giovani che erano andati a un raduno musicale e che di null'altro erano colpevoli se non di essere ebrei israeliani. Che ne dici Ghali di tutto questo, di tutto questo che è venuto prima delle bombe israeliane su Gaza, bombe che non potevano non far pagare ai delinquenti di Hamas l'orrore che avevano provocato, la carneficina in cui avevano insistito, la violenza quale nessun animale al mondo conosce e pratica. Nessuno nessuno nessuno".

 

 

 

Il giornalista ha poi sottolineato che questo non attenua "l'orrore delle bombe che a Gaza stanno uccidendo palestinesi a migliaia e migliaia, ma aiuta a spiegarlo e senza che nessuno di voi possa spiegarlo in altro modo". 

 

 

 

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