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Otto e mezzo, Giannini contro Meloni: "Recite scolastiche"

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"Io non riesco a sorridere di fronte a queste recite scolastiche che fa la presidente del Consiglio come quella di ieri": Massimo Giannini lo ha detto nello studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, riferendosi all'intervento di Giorgia Meloni ieri alla chiusura della campagna elettorale per le regionali in Sardegna. Nel discorso finito nel mirino dell'ex direttore de La Stampa, la premier ironizzava su chi preannunciava sventure col suo arrivo al governo, anche in riferimento al Pnrr: "Il governo Meloni ci farà perdere i soldi del Pnrr - ha detto la presidente del Consiglio, imitando i suoi detrattori - speravano che perdessimo i fondi... Quello che è accaduto è un tantino diverso, noi abbiamo portato a casa terza e quarta rata, siamo i primi ad aver presentato gli obiettivi della quinta rata e in tutto questo abbiamo anche fatto la revisione del Pnrr". 

Giannini ha poi aggiunto: "Mi spingo persino a dire che non è tutta colpa sua, spendere tutti questi miliardi di euro sarebbe stato un compito improbo per qualunque governo, dunque si parta da questo, si riconosca che l'Italia ha enormi diffiocltà nel mettere a terra progetti che producano crescita e qualità. Si tratta di un problema strutturale che ci portiamo dietro da sempre". E non è tutto. Le critiche gratuite del giornalista sono poi andate avanti: "La scelta di centralizzare tutta la gestione del Pnrr a Palazzo Chigi si è rivelata perdente e, a giudizio di molti, non è quello che serviva al Paese. Meloni l'ha fatto perché anche lì c'è una logica capocratica, non è nemmeno foriera di buoni risultati".   

 

 

 

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