Caracciolo su Ilaria Salis: "Cosa abbiamo visto in Italia", schiaffo alla sinistra
Va controcorrente, Lucio Caracciolo, e le sue parole sul caso Ilaria Salis faranno impazzire di rabbia la sinistra italiana.
Il direttore di Limes, grande esperto di geopolitica internazionale, è ospite di Otto e mezzo, su La7. "In serata l'Ungheria specifica che nessuno interferisce con il potere giudiziario che è autonomo, anche se sappiamo che anche su questo ci sono dei problemi con l'Unione europea", introduce il caso Lilli Gruber.
All'insegnante italiana e attivista "antifascista" in carcere da oltre un anno a Budapest con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di un esponente dell'estrema destra e portata ancora una volta in tribunale in ceppi e manette, oggi sono stati negati i domiciliari. Il padre ha accusato il governo di Viktor Orban mentre il giudice ha commentato con parole quasi sprezzanti: "13 mesi in cella non sono poi tanti".
"Come si riporta in Italia": Ilaria Salis, la lezione politica di Tajani alla sinistra
"Orban sappiamo che è un maestro della trattativa, quindi se qualcuno del governo italiano gli va a chiedere di avere un occhio di riguardo per questo scempio di vedere una ragazza portata in aula con i ceppi... Mi permetto di ricordare però a noi stesso che anche in Italia accadevano cose del genere qualche anno fa, penso a Enzo Tortora eh, non è che siamo immuni", è la parentesi aperta da Caracciolo. "Per fortuna non succede più, è anche passato qualche decennio", puntualizza la Gruber.
"Capolista ovunque al posto della Schlein": Ilaria Salis, Paolo Mieli ribalta il quadro | Video
"Di mezzo c'è stato anche Mani Pulite, ne abbiamo viste di tutti i colori - prosegue il direttore -. Ciò detto, credo che Orban abbia qualche problemino interno con l'estrema destra che accusa la signora Salis di averli aggrediti e questa gente neonazista pesa piuttosto in Ungheria. Il nostro governo deve decidere se vuole politicizzare o meno questa vicenda".
Guarda qui il video di Otto e mezzo