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Repubblica, alta tensione: voto di sfiducia su Maurizio Molinari

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A Repubblica acque agitate per Maurizio Molinari. Secondo quanto riportato da Dagospia il Cdr avrebbe dato il via al voto di una mozione di sfiducia contro il direttore colpevole di aver mandato al macero migliaia di copie di Affari&Finanza, l'inserto economico di Repubblica, chiedendo una nuovo articolo per l'apertura dell'inserto settimanale. Da qui un duro comunicato del Cdr: "L’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di Repubblica Denuncia la gravità dei fatti che hanno portato alla censura del servizio di apertura di Affari&Finanza nel numero dell’8 aprile; Il direttore ha la potestà di decidere che cosa venga pubblicato o meno sul giornale che dirige, ma non di intervenire a conclusione di un lavoro di ricerca, di verifica dei fatti e di confronto con le fonti da parte di un collega, soprattutto se concordato la redazione. In questo modo viene lesa l’autonomia di ogni singolo giornalista di Repubblica e costituisce un precedente che mette in discussione, per il futuro, il valore del nostro lavoro. Considera altrettanto grave che l’intervento abbia portato a bloccare la stampa del giornale, in particolare perché la direzione aveva già dato il via libera alla pubblicazione. È indice di una mancata organizzazione che espone ad arbitrarietà incontrollata il lavoro di tutti".

E ancora: "Il Cdr Condanna lo spreco di tempo e di risorse per la ristampa di una parte di Affari&Finanza, in un momento in cui la redazione con l’ennesimo piano di  prepensionamenti viene chiamata a nuovi sacrifici; Segnala come l’accaduto esponga Repubblica in modo negativo di fronte ai suoi interlocutori esterni, non ultimo il fatto che per alcune ore sono circolare in rete le due aperture di Affari&Finanza, prima e dopo l’intervento della direzione. Quanto avvenuto è l'ultimo episodio di una serie di errori clamorosi originati dalle scelte della direzione che hanno messo in cattiva luce il lavoro collettivo di Repubblica. Le giornaliste e i giornalisti di Repubblica ritirano dal giornale e dal sito le proprie firme per 24 ore, firme mortificate dall'intervento della direzione e a tutela della propria dignità professionale e indipendenza. Per tutti i motivi elencati l'assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di Repubblica approva la mozione di sfiducia nei confronti del direttore Maurizio Molinari". Bisognerà attendere l'esito del voto per capire cosa accadrà nel quotidiano di proprietà di John Elkann. 
 

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