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Rita Dalla Chiesa sugli scontri alla Sapienza: "Chi ci è finito all'ospedale?", sinistra zittita

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Il giorno successivo agli scontri alla Sapienza, il giorno dopo lo scempio all'ateneo di Roma, dopo il caos scatenato dai collettivi pro-Palestina, la vicenda tiene ovviamente banco nel dibattito pubblico. 

Gli spunti sono molteplici: in primis i 27 agenti feriti negli scontri. Dunque si è appreso che tra chi ha preso parte ai tafferugli c'era un uomo vicino ad alcuni personaggi contigui ad Hamas. Quindi i due arrestati, subito liberati in attesa di processo. Infine, il silenzio tombale di Elly Schlein e Giuseppe Conte, i due leader di una sinistra che non riesce proprio a condannare la violenza dei teppisti. Semmai, questa sinistra, è sempre pronta a puntare il dito contro i poliziotti "manganellatori".

Tant'è, il tema tiene banco anche a Prima di domani, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4, dove nella puntata di oggi, martedì 17 aprile, ecco in studio Rita Dalla Chiesa, deputata di Forza Italia. E la Dalla Chiesa punta il dito contro i ragazzi dei collettivi.

 

"Li hanno presi a manganellate, però all'ospedale ci sono finiti 25 poliziotti e 2 carabinieri, questa volta - premette -. Io credo che debbano assolutamente avere la possibilità di esporre le proprie idee, di parlare, di arrabbiarsi di stare male e di fare tutti gli scioperi della fame che vogliono. Ma questo senza la violenza. Vedi, il manganello come ha detto il presidente Sergio Mattarella è già una sconfitta. La sconfitta è la violenza secondo me, la violenza con la quale si discute. Vuol dire che quando sei violento non hai altre possibilità di parlare, di essere capito, di essere ascoltato", conclude Rita Dalla Chiesa.

 

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