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Che tempo che fa, Giannini contro Meloni: "Lo scellerato patto a 3 nel governo"

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"Ormai ci avviciniamo alla scadenza del 9 di giugno, siamo in piena campagna elettorale...e stiamo vedendo il peggio del peggio sia in termini di candidature sia in termini di comunicazione politica. Adesso siamo al bonus Befana". Massimo Giannini, ospite fisso di Fabio Fazio a Che tempo che fa, sul Canale Nove, utilizza lo spazio del "commento" domenicale per fare quello che gli riesce meglio: spalare fango contro il governo di centrodestra e la premier Giorgia Meloni. 

"Si sta vedendo con chiarezza quello che è il vero disegno di questa maggioranza. C'è un patto a tre: a Fratelli d'Italia interessa portare a casa la riforma della elezione diretta del presidente del Consiglio, cioè della Meloni medesima, perché questo completa quel disegno di 'capocrazia', nella quale tutti i poteri vengono conferiti a chi guida il governo a discapito degli altri poteri di garanzia, presidente della Repubblica e magistratura". 

 

 

 

"Qui c'è la seconda parte dell'accordo - prosegue l'editorialista di Repubblica -: è di queste ore l'annuncio del via libera al pacchetto giustizia del ministro Nordio, e questa è una richiesta di Forza Italia che vuole introdurre la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e forse mettere anche in discussione l'obbligatorietà dell'azione penale".

 

 

 

Quindi il terzo punto, richiesta della Lega: "Vuole l'autonomia differenziata che a giudizio di tutti gli osservatori terzi, Bankitalia, Confindustria, Censis, anche la Fondazione Gimbe, spaccherà in due il Paese e condannerà le regioni del Mezzogiorno già arretrate al declino irreversibile. Si sposteranno 75 miliardi dalle regioni più povere a quelle più ricche. Questo è il patto che io definirei scellerato". In studio, ovviamente, nessuno alza il dito per contestare le tesi di Giannini, essendo il parterre degli ospiti di Fazio di un unico colore politico. 

 

 

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