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Riccardo Magi, altra sceneggiata contro Meloni in tv: "Ecco l'arma che impugnavo"

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"La mia arma era un foglio A4". Riccardo Magi non vedeva l'ora di tornare nelle tv italiane per darsi in pasto alle telecamere come "martire politico". A poche ore dal blitz in Albania, dove è stato fermato con i consueti metodi (cioè bruschi) dal servizio di sicurezza locale mentre stava cercando di fermare l'auto su cui viaggiava la premier Giorgia Meloni, l'esponente di +Europa trova in David Parenzo la sponda ideale. 

In studio a L'aria che tira, a La7, rispolvera il foglio che aveva già esibito in terra albanese, "Accordo Italia-Albania. 1 miliardo, hot spot elettorale". E dopo il sapido slogan, parte all'attacco del premier albanese Edi Rama e, ovviamente, della Meloni. 

"Io non sono candidato, a differenza della presidente che sta chiedendo il voto anche con queste iniziative, ingannandoli perché poi a Strasburgo non ci andrà". "Ma lei perché è andato in Albania?", gli chiede Parenzo. 

 

 

 

"Innanzitutto spieghiamo bene: sono alcuni container sul molo di Shengjin, non è neanche l'hot spot che verrà costruito nell'entroterra, a Gjader. Si tratta di alcuni cointainer e un tendone al centro. Non hanno inaugurato nulla, la vera struttura comprende l'hot spot, il CPR e una sezione penitenziaria. Si sta costruendo una colonia detentiva per stranieri in giurisdizione italiana, Rama l'ha detto chiaramente anche un po' lavandosene le mani. E se è territorio italiano i parlamentari italiani hanno potere ispettivo. Poi mi sono reso conto che non era una inaugurazione ma uno spot elettorale. Per mezz'ora Rama e Meloni si sono fatti i complimenti a vicenda e Rama ha attaccato la stampa italiana in maniera indegna". 

 

 

 

"Io non ho interrotto la conferenza stampa. Mi hanno portato via dei signori non in divisa che oggi Rama definisce security... Noi eravamo in un'area in cui per entrare tutti eravamo già stati identificati, non c'era un rischio di sicurezza". Sul video scorrono intanto le immagini della Meloni che, scesa dalla sua auto, ferma gli agenti: "Non toccatelo per piacere, è un parlamentare italiano". Non basterà, perché alla fine Magi se l'è presa proprio con lei. 

Guarda il video de L'aria che tira

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