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Paolo Del Debbio, "Chi guarda Dritto e rovescio", spianata la sinistra

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"La mia trasmissione, Dritto e rovescio, è la più seguita dai ceti popolari, dagli operai. Che votano un po’ da tutte le parti": Paolo Del Debbio, intervistato dal Corriere della Sera, risponde così a chi dice che il suo talk sia di destra. Poi, a chi lo accusa di aver favorito l’ascesa di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, replica: "Mia mamma diceva: la farina si fa col grano che c’è. Io ho fatto talk-show politici. Si poteva non dare spazio a Salvini in quella fase di crescita? Si poteva non dare spazio alla Meloni, che peraltro se lo è fatto da sola? Mi hanno accusato pure di favorire il grillismo; ma come potevo non intervistare Di Maio e Di Battista? I movimenti politici vanno colti, come avrebbe detto Alberoni, allo stato nascente. Ho avuto ospite la Schlein, che si è trovata benissimo".

Su Silvio Berlusconi, invece, il conduttore e giornalista ha ammesso di ricordarlo "non solo per la genialità, ma per un’altra cosa, ancora più rara. Di solito uno pensa, l’altro organizza, il terzo realizza. Lui faceva tutte e tre le cose: gli veniva un’idea, organizzava il modo di realizzarla, e la realizzava". Mentre sul suo ingresso in Fininvest ha raccontato: "Gina Nieri, che sarebbe diventata mia moglie, mi presentò a Fedele Confalonieri. Lui disse: 'Abbiamo bisogno di gente che ha studiato e che pensa. Non so bene cosa farle fare. Intanto la prendo, poi vediamo'. Sono stato il suo assistente per un po’ di anni. E nel novembre ’93 mi chiesero di comporre il gruppo che doveva scrivere il programma di Forza Italia".

 

 

 

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