"Non so se Alberto Stasi sia innocente o colpevole, ma forse quel processo e quelle indagini sono state veramente caotiche e per certi versi molto contraddittorie": il giornalista Stefano Nazzi, voce del podcast Indagini, lo ha detto a Timeline su SkyTg24 a proposito del delitto di Garlasco, cioè l'uccisione di Chiara Poggi nella villetta di famiglia il 13 agosto del 2007. Unico condannato Stasi, ex della vittima. Mentre nei mesi scorsi la Procura di Pavia ha riaperto il caso mettendo sotto indagine Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara.
"Riguardo allo spostamento dell’ora della morte, queste indagini sono state un casino all’inizio - ha spiegato Nazzi -. Non avevano fatto i rilievi necessari per arrivare all’ora della morte, vennero fatti una serie di banali errori“. E ancora: "La questione del dna sarà determinante. L’elemento dello scontrino fa venire in mente la vicenda di Erba quando Rosa Bazzi consegnò lo scontrino del fast food”.
Nordio: "Garlasco? Comunque finisca, finirà male"
È lapidaria, la considerazione del ministro della Giustizia Carlo Nordio sulla vicenda di Garlasco, in relazione ...Il giornalista, poi, ha definito “tortuoso” il percorso che ha portato alla condanna di Stasi. E ha aggiunto: “Il principio di civiltà parla di ‘ogni ragionevole dubbio’ che la Cassazione ha fissato. Diciotto anni dopo siamo ancora a parlare di queste cose, quindi mi chiedo: non c’era ragionevole dubbio nella condanna di Stasi?“. A dire la sua, nel corso della trasmissione, anche il giornalista e scrittore Piero Colaprico: “Dobbiamo avere fiducia che l’indagine abbia qualcosa in mano e vogliono verificare che non ci siano grosse novità rispetto alla condanna di Stasi. Vediamo se si aprono altri scenari. In questo momento vedo grandissima confusione e, contrariamente al passato, un’indagine molto mediatica”.