Botta e risposta tra Giuseppe Conte ed Enrico Mentana. Accade su La7, durante il dibattito sulla guerra in Ucraina e sulla "narrazione" dei media e dei governi occidentali. Per l'occasione il leader del Movimento 5 Stelle era in collegamento da Napoli durante uno speciale La7 sulle elezioni regionali e, rispondendo su Ucraina, ha ribadito che la guerra andava "congelata" già nel marzo 2022 con un negoziato, perché oggi ogni trattativa parte dallo "stato di fatto" sul campo, a suo dire più sfavorevole per Kiev. Da qui l'attacco alla linea dei governi europei e della comunicazione occidentale, sostenendo che si è insistito sulla vittoria militare ucraina, sul presunto crollo dell’economia russa e su una controffensiva risolutiva, definendo tutto ciò "propaganda inutile".
Immediata la reazione del giornalista, nonché direttore del Tg di La7. "Chi ha mai parlato di cambio di regime imminente?". "Le farò avere un elenco, forse si è distratto…", replica Conte scatenando Mentana: "È il mio mestiere, lo so bene". Poi i toni si sono placati e l'ex premier ribadisce le posizioni del M5S sul conflitto.
"Se non ci fossimo lasciati condurre a spasso dalla decisione di Biden e Johnson di scommettere sulla vittoria militare sulla Russia, avremmo già concluso un negoziato a condizioni migliori, avremmo risparmiato centinaia di migliaia di vite sia sul fronte ucraino che su quello russo. Si vorrà dire invece - conclude - che hanno fatto bene i governanti europei a scommettere sulla vittoria militare, che avevano ragione quando si diceva che l'economia russa stesse crollando, che la controffensiva ucraina era efficace, che c'era un imminente cambio di regime...tutta propaganda inutile".