Le trattative sono in corso: da un mese si discute sul duello televisivo tra Carlo Nordio e l'Associazione nazionale magistrati in vista del referendum sulla riforma costituzionale che si terrà in primavera. Inizialmente il ministro della Giustizia si sarebbe detto disponibile a un dibattito con Cesare Parodi, presidente dell'Anm. Poi, quando quest'ultimo si è tirato indietro, il Guardasigilli avrebbe accettato di confrontarsi con Enrico Grosso, costituzionalista e presidente onorario del comitato per il No istituito dall’associazione delle toghe.
Ecco allora che dopo le discussioni sugli interlocutori, il problema è un altro: dove si terrà? Stando a quanto fatto trapelare dal Fatto Quotidiano gli inviti ufficiali sono tre: da settimane si sono proposti SkyTg24 e Porta a Porta, a cui si è aggiunto più di recente Corrado Formigli con il suo Piazzapulita su La7. L’Anm, però - riferisce sempre il Fatto -, per ora non vuole cedere all’imposizione di Bruno Vespa e quindi il dialogo col ministero si sarebbe interrotto di nuovo. Eppure il programma in onda su Rai 1 è lo stesso che ospitò Matteo Salvini-Matteo Renzi e che, se Elly Schlein non si fosse sottratta, avrebbe dato spazio alla discussione tra la leader del Pd e Giorgia Meloni.
In ogni caso, a dirsi favorevole a un confronto tv c'è anche Andrea Ostellari. Per il sottosegretario alla Giustizia "l'Anm ha agito nella propria autonomia, e scegliendo di costituire un comitato per il No ha inevitabilmente assunto un ruolo politico. Se si entra nel dibattito pubblico, non si deve rifiutare il confronto, come è avvenuto con Nordio. Auspico, quindi, di assistere presto a un dibattito tra il presidente dell’Anm e il ministro della Giustizia".