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Vertice a Salina sulla legge elettoraleL'intesa tra granite di fichi e gelsi neri

Il democratico Enzo Bianco invita Quagliariello alle Eolie per trovare un accordo sulle nuove regole per il voto

Lucia Esposito
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Nel 2003 Roberto Calderoli invitò tutti in una baita, sulle montagne del Cadore per siglare l'accordo sulla devolution e la rifornma della Costituzione. L'invito era rivolto ai saggi della Casa della Libertà, ma andò male perché le decisioni furono abrogate con un referendum. Adesso ci riprova Enzo Bianco. Diversa la location, diversi i protagonisti, diversi i contenuti dell'incontro. Adesso si tratta di dar vita a un nuoco sistema elettorale le cui regole non dovranno essere confermate da una consultazione popolare. Come rivela la Stampa, dunque, Bianco ha invitato Gaetano Quagliariello a Salina per trovare l'intesa davanti a una granita di fichi e gelsi neri. "La distanze non sono incolmabili, c'è un progressivo riavvicinamento, con Quagliariello ci parliamo tutti i giorni e sono ottimista. C'è una forte spinta politica che viene dai vertici dei rispettivi partiti, anche dell'Udc. Alla fine...vedrete", dichiara Bianco al giornalista della Stampa "davanti a una bella granita, seduti a Punta LIngua, ragioneremo meglio".  I tempi e i contenuti Secondo la road map fatta dallo stesso Bianco il 10 settembre il testo dovrebbe essere votato in commissione Affari costituzionali del Senato per essere poi apporvato in aula entro il 30 dello stesso mese, infine il passaggio definitivo in Senato ad ottobre. In pratica il Pd potrebbe accettare un premio di maggioranza da assegnare non alla coalizione, come vorrebbe, ma al partito che ottiene più voti. il Pdl potrebbe cedere sulle preferenze e dire sì ai collegi uninominali e a un premio di governabilità del 15 per cento. 

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