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Barca chi? I Monti-boysnon li conosce nessuno

Un sondaggio svela che sotto Passera, Fornero e Cancellieri, per gli italiani c'è il nulla. Impietoso il confronto coi ministri di Silvio

Matteo Legnani
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Chissà che dietro non ci sia la curiosità di Silvio Berlusconi, intenzionato a capire quale tra i Monti-boys meriti la sua considerazione per l'eventuale quinta edizione di un suo governo nel 2013. Fatto sta che la Euromedia research, la società di sondaggi guidata da Alessandra Ghisleri e preferita dal Cavaliere (è a partire da una sua consultazione che Berlusconi ha deciso di ricandidarsi premier) ha compilato la classifica della notorietà dei ministro che siedono con Mario Monti al tavolo di Palazzo Chigi. E il panorama, a otto mesi dall'insediamento al governo, non è dei più brillanti. Accanto a ministri che per il ruolo svolto (Corrado Passera) o per le polemiche che hanno uscitato (Elsa Fornero) godono di ampia riconoscibilità da parte degli italiani, ce ne sono molti che ancora oggi sono degli illustri sconosciuti. "Carta chi?" replicherebbero tre italiani su quattro se gli si chiedessero lumi sul titolare del ministero alla coesione territoriale. E allo stesso modo reagirebbe più di un italiano su due in merito all'identità di Lorenzo Ornaghi (Beni culturali - conosciuto solo dal 42,3% degli intervistati), Renato Balduzzi (Salute - al 37.6%), l'ammiraglio Giampaolo Di Paola (Difesa - al 36.6 e confronto imbarazzante col suo predecessore Ignazio La Russa), Piero Gnudi (Turismo - al 35.5%, ma volete metterlo con la Brambilla?) Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale e cooperazione - al 33.9%), Mario Catania (Agricoltura - al 33.7%, Alemanno in confronto era una star), Enzo Moavero (Affari europei - al 28.8%).  Bassina anche la notorietà del titolare dell'Istruzione Francesco Profumo (da non confondersi con l'omonimo amministratore di Unicredit), che si ferma al 58, 9%, quando invece un anno fa persino i muri (fosse anche solo per le scritte-contro fatte con gli spray) sapevano chi fosse l'omologa Maria Stella Gelmini. Vittorio Grilli, neo titolare dell'Economia, non è ancora uscito dal cono d'ombra del sottosegretariato, fermandosi al 58,1%. Bassa  (nonostante il roboante nome) anche la notorietà del ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'agata, segno evidente che il suo ruolo nella gestione del caso-Marò e della crisi siriana non è certo stato di quelli da lasciare il segno. Ai vertici della particolare classifica si pongono invece il titolare dello Sviluppo Economico Corrado Passera (conosciuto dal 74,9% degli intervistati), la collega al Welfare Elsa Fornero (74,6%) e l'inquilina del Viminale Annamaria Cancellieri (73,6%), seguiti dal Guardasigilli Paola Severino col 66,5% e il ministro dell'Ambiente Corrado Clini col 59,9%. 

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