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Giovanardi mette l'orecchino:addio family day, si ai Dico

Matteo Legnani
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Non li chiama Dico, e nemmeno pacs. Però il succo è quello. E dopo anni di lotte intestine al centrosinistra fra cattolici e laici, rischia di arrivare proprio dalle fila del centrodestra la prima soluzione legislativa pratica in grado di regolare civilmente tutte le convivenze, comprese quelle fra omosessuali. E arriva da chi meno ti aspetteresti, perché ad avere depositato in Senato un disegno di legge per introdurre nel codice civile il «contratto di convivenza e solidarietà» è addirittura un pasdaran cattolico come Carlo Giovanardi, uno dei leader del Family day. A sorpresa, la sua idea è quella di de-ideologizzare la questione, scegliendo di «risolvere i problemi delle formazioni sociali pragmaticamente e nell'ambito del diritto privato». Così la proposta è quella di introdurre un contratto di diritto privato da inserire nell'ordinamento a metà strada fra i diritti riconosciuti ai singoli e «il ruolo che la Costituzione assegna alla famiglia» fondata sul matrimonio. Secondo Giovanardi nella sua nuova versione liberal «il legislatore non può e non deve entrare nel merito dei motivi per i quali due persone decidono di convivere», però modificando il codice civile può «rimuovere tutti quegli ostacoli all'esercizio dei diritti che da più parti in questi anni sono stati denunciati come discriminazioni che non troverebbero nel codice civile adeguate risposte». Leggi l'articolo integrale di Fosca Bincher su Libero in edicola oggi 4 settembre

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