La tentazione di Befera: candidarsiin ticket con il professor Monti

Lo sceriffo delle tasse vuole togliersi l'etichetta di "uomo nero" per gli italiani: è pronto a scendere in campo. Ma l'unico che potrebbe accollarselo è il premier
di Andrea Tempestinidomenica 9 dicembre 2012
Attilio Befera

Attilio Befera

2' di lettura

Lo sceriffo delle tasse ora pensa al Parlamento. E che Attilio Befera fosse attratto dalla prospettiva di una carriera politica, Libero lo aveva già detto mesi fa: il Partito Democratico, infatti, avrebbe pensato a candidarlo. Oggi, però, le cose sono cambiate: la stretta fiscale sugli italiani stratassati e tartassati è sempre più dura, e Befera è un po' il simbolo di questo fisco asfissiante che lui e Mario Monti, in tandem, hanno reso ancor più accanito.  L'uomo nero - Befera, a 66 anni, vuole "cambiare etichetta". Allo sceriffo delle tasse proprio non va giù l'idea di passare come "l'uomo nero" degli italiani. Da ottobre 2006 è il presidente di Equitalia, l'Ente di riscossione più odiato dagli italiani. Sul conto di Befera le polemiche sono sempre più dure ed aspre: nelle ultime settimane è tornato di prepotenza nel mirino per il "Grande Fratello Fiscale" incarato dal redditometro. Il fuoco su Equitalia, inoltre, è salito di intensitò: da Beppe Grillo, passando per Matteo Renzi e fino ad arrivare a Roberto Maroni, si moltiplicano i leader politici che affermano che l'Ente deve chiudere i battenti. Bordate dal Pdl - Critico anche il Pdl, che con i suoi due massimi esponenti ha criticato Equitalia. Secondo il segretario Angelino Alfano è necessario ridimensionarne i poteri; Silvio Berlusconi, da par suo, insiste sulla priorità di abbassare le tasse. Di equità fiscale si discute anche a sinistra e al centro. Luca Cordero di Montezemolo, per esempio, nella sua Convention ha invocato una Agenzia delle Uscite da affiancare a quella delle Entrate, che serva a certificare con rigore la spesa pubblica. La sua dolce metà - E' in questo contesto che si fanno sempre più insistenti le voci su un possibile futuro politico e parlamentare di Befera. Ma c'è un nodo che non è affatto tra i più semplici da sciogliere: chi sarebbe pronto ad accollarsi "l'onoere" di candidare uno dei personaggi più impopolari dello stivale? Il nome, il passato e il presente dello sceriffo delle tasse è troppo ingombrante per tutti i partiti politici, alle prese con una storica ondata di sfiducia (evidenziata dalla quantità di consensi di cui viene accreditato Beppe Grillo). Per Befera, però, ci sarebbe una possibile soluzione: Mario Monti, la sua "dolce metà". I due, nel caso in cui il Professore scendesse in campo, potrebbero ricomporre il tandem delle tasse.

ti potrebbero interessare

altri articoli di Politica

Maturità, il generale Vannacci asfalta chi fa scena muta: "Vita da frsutrati"

"Chi si rifiuta di sostenere gli esami, di qualsiasi tipo essi siano, deve essere bocciato". Roberto Vannacci ...