Cerca
Cerca
+

Carfagna e Biancofiore dalla parte di Bonaiuti: "Non doveva essere trattato così"

Nicoletta Orlandi Posti
  • a
  • a
  • a

La difesa che non ti aspetti arrivi da due berlusconiane di ferro. Eppure Mara Carfagna e Michaela Biancofiore nelle polemiche scatenate dall'addio di Paolo Bonaiuti da Forza Italia capiscono i motivi che hanno portato il dissidente ad andarsene e ad aderire al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. "Non possiamo permettere", dice la portavoce azzurra alla Camera a Tommaso Labate, "che Forza Italia si svuoti come un serbatoio rotto privandosi delle migliori energie per inconcludenti dispute di potere". Da parte sua la responsabile delle risorse umane di Fi, specificando a Repubblica che "non è un addio politico", sostiene che "con più dialogo e maggiore attenzione umana nel partito ci sarebbero più comprensione e meno addii dolorosi". La Biancofiore ammette che in Forza Italia "qualcuno indubbiamente manca di tatto all'interno di Fi, e non è certo Silvio Berlusconi", ma avverte Bonaiuti: "Nell'Ncd troverà le stesse persone che hanno usufruito dei benefici concessi dal presidente e che hanno condiviso la linea di quelli che oggi criticano. Parliamo di livori, bassezze e maleducazione che esponenti dell'Ncd in questi giorni hanno riservato a Berlusconi e Dell'Utri. Paolo in quel coacervo non c'entra niente". Alla domanda di Alberto D'Argenio se le responsabilità di questo addio siano riconducibili al cosidetto "cerchio magico" la Biancofiore risponde: "Tenderei ad escluderlo, non credo che qualcuno con mansioni di segreteria, seppur alta, possa prendere decisioni di questo genere, credo che sia qualcuno che abbia molto più potere all'interno del partito che abbia agito in questo senso. E se fosse qualcuno del cosiddetto cerchio magico, al quale mi lega una profonda amicizia, non avrei timore a dire che ha fatto un errore ad allontanare dal presidente persone che come Paolo gli vogliono veramente bene".

Dai blog