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Famiglia: card. Betori, preoccupanti segnali di oscuramento della verita' (2)

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(Adnkronos) - "Non c'è chi non veda come la missione di servire la verità e la giustizia - ha proseguito il cardinale Giuseppe Betori nella sua omelia - comporti di ristabilire un diritto radicato nella dimensione fattuale, biologica e materiale delle cose, della realtà corporale della persona, dei legami personali. Va ricacciata una cultura del desiderio, che pretende di farsi diritto, una cultura che emargina chi i desideri non può permetterseli o addirittura si trova ridotto a strumento dei desideri altrui, come nel caso dei fornitori (non parliamo di donatori, per favore!) di gameti e delle donne usate per le gestazioni sostitutive". A parere dell'arcivescovo di Firenze "tutti questi nuovi diritti si collochino sul versante dell'individuo, mentre restano emarginati i diritti sociali, quelli che dovrebbero renderci responsabili verso i poveri. Perché le due cose non sono tra loro sconnesse e non è senza significato che questa società dell'affermazione di sé sia anche la società dello scarto". Accade che di fronte a questi richiami anche del Papa, ha osservato il card. Betori, "venga opposto l'invito a farsi carico della sofferenza e del bisogno delle persone, siano esse coppie sterili o legami affettivi in cerca di riconoscimento e sostegni". "Pensare che tale attenzione possa ribaltare la natura delle cose - ha continuato - significa di fatto assumere lo stesso sguardo che abbiamo visto negli occhi di Giuda nella pagina del vangelo di Giovanni di fronte al gesto di Maria di Betania che cosparge di profumo i piedi di Gesù. Ma i poveri non possono essere un'alternativa all'amore verso Gesù. Proprio l'amore verso Gesù ci rende capaci di accogliere nel modo giusto i poveri, e tutti i poveri, quelli di oggi e quelli di domani". (segue)

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