Silvio Berlusconi contro Matteo Renzi: "Simpatico tassatore, gli 80 euro mancia elettorale"
Da "simpatico rottamatore" a "simpatico tassatore". Silvio Berlusconi usa l'ironia per massacrare, per la prima volta in maniera aperta, il premier Matteo Renzi. Ospite di Porta a Porta per il suo gran ritorno televisivo, il leader di Forza Italia lancia qualche colpo pesante all'indirizzo di quell'avversario che, unico a sinistra, gli aveva ispirato un po' di fiducia. "Finora nei provvedimenti del governo ci sono solo tasse. Renzi finora ha aumentato il prelievo fiscale dal 20 al 27% e, quindi, con una mano dà 80 euro al mese in più, ma con l'altra mano toglie la quattordicesima che ha dato e per tutti gli italiani di fatto sparisce la tredicesima". "Per dare 80 euro deve trovare dei soldi - spiega Berlusconi -, sono 830 milioni di euro al mese. Per trovarli ha mantenuto la tassa sulla casa e il prossimo anno gli italiani pagheranno 32 miliardi". Quegli 80 euro in più in busta paga, dunque, altro non sono se non una "mancia elettorale". Sì alle riforme, ma l'Italicum... - Se il giudizio su Renzi è sarcastico, rimane l'appoggio incondizionato sulla strada delle riforme. "Il Paese non è riuscito dal '48 a darsi un assetto istituzionale che lo renda governabile e mi sembra che debba cercare ancora una volta di cercare questo risultato nell'interesse del mio Paese. Io non ho un'ambizione politica, non ne ho mai avute, scesi in politica per evitare la vittoria della sinistra e ora guardo a un risultato importante". "La legge elettorale per il momento è spiaggiata al Senato e se va avanti la riforma del Senato, credo che difficilmente questa legge di riordino del sistema di voto potrà essere costituzionale", è poi il giudizio, minaccioso, sull'Italicum.