La battuta di Berlusconi sui lager fa infuriare i tedeschi
Firma una tregua coi tedeschi, Silvio Berlusconi: il giorno dopo la battuta che aveva scatenato dure reazioni a Berlino ("I tedeschi negano l'esistenza dei lager"), il leader di Foza Italia va a "Domenica Live" dalla D'Urso su Canale 5 ed evita di farsi fare domande sulla questione tedesca. Quella del Cav è stata una chiacchierata a tutto campo: dai poteri del presidente del Consiglio alle riforme per le quali ha ribadito la disponibilità sua e di Forza Italia a Renzi, finendo con il suo rapporto con la Pascale e Dudù. Dopo la frase sui lager nazisti ("I tedeschi se li sono dimenticati") il Pse di Martin Schulz è insorto è ha chiesto ad Angela Merkel provvedimenti dentro il Ppe contro Forza Italia. Fin qui i fatti. Ma a quanto pare l'odio anti-Cav che è presente anche nella sinistra teutonica ha innescato e rinvigorito l'odio dei moderati tedeschi (compagni di partito della Cdu della Cancelliera) per Silvio. Al punto che qualcuno parla di una Merkel "infuriata". "Angela Merkel tace e continuerà a tacere, vuol far capire che lei non si abbassa al livello di un volgare avvelenatore di pozzi. Ma nel suo animo, nel suo cuore, l'ira bolle. Tanto più che questa diffamazione della Germania, così dannosa per l'Italia e dolorosa per l'Europa intera, per lei non è certo la prima esperienza del genere con quell'ex premier"... dice un fedelissimo di Angela a Repubblica. Ma basta poco per scatenare una tempesta di insulti su Berlusconi. "Forse le overdose di viagra lo hanno colpito al cervello", dice qualcuno da Berlino. Frasi e considerazioni che testimoniano come dalle parti della Merkel il nemico numero uno sia sempre e solo il Cav. Elmar Brok, eurodeputato vicinissimo alla leader, è già meno cauto: "Sono turbato personalmente come cittadino, voglio che dia spiegazioni": il fastidio cresce, verso Forza Italia nel Ppe... Battute al veleno - "La reazione a caldo, tra noi, è stata di sdegno: quello ci diffama, nessun paese ha fatto più di noi per la Memoria, per tenere viva la Memoria di quelle colpe, e non per metterci la coscienza a posto, bensì in nome del futuro e dell'Europa", mormorano fonti governative... Un intellettuale di punta del centrodestra, vicino alla Merkel afferma: "Lei ha scelto nel modo giusto. Ha pensato a quelle pietre del ricordo su cui cammina, all'offesa di Berlusconi a ogni famiglia con figli che qui studiano la Shoah insieme ad alfabeto e grammatica, ma alla fine non si è fatta trascinare dalle emozioni. Col silenzio, ha voluto dire molto: vuole mostrarsi fiduciosa che quel vecchio immorale e sfrenato, dai patrimoni oscuri al bunga-bunga, non rappresenti l'Italia, paese così importante per noi in Europa"... Insomma la battaglia e il fuoco di polemiche è solo all'inizio. Ma ancora una volta a prevalere è solo l'odio anti-Cav...