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Bari: Paccione, candidata figlia pregiudicato vittima doppia ingiustizia (2)

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(Adnkronos) - Ma secondo Paccione "c'e' un secondo livello di ingiustizia. La vicenda di persone come Anna - spiega - va inquadrata all'interno del diffuso malcostume partitico di corredare la candidatura a sindaco con molteplici liste di dubbia caratura politica, fatte al solo scopo di raggranellare voti mobilitando cerchie parentali e amicali dei singoli candidati. Questo meccanismo - prosegue - tenta di nascondere l'assenza di un vero progetto politico, sicche' la competizione elettorale diventa caotica caccia al voto anziche' nobile confronto di idee. Accade cosi' che le tante liste che sostengono il singolo candidato sindaco vengono affastellate di persone le piu' varie, inserite solo perche' ritenute capaci di catturare consensi a prescindere dal loro impegno politico o sociale e senza alcuna verifica di coerenza con elementari criteri etici o anche solo di opportunita' politica". "Decaro, Di Paola e, su scala minore, Digeronimo sorreggono la loro candidatura con molteplici liste. Tredici per Decaro, dieci per Di Paola e quattro per Di Geronimo. Questo e' il vero problema. L'assenza della politica viene maldestramente nascosta sotto il tappeto delle plurime formazioni di supporto". Per Paccione la giovane candidata non doveva "essere lanciata senza paracadute in un'arena di moralisti pronti a sbranarla per via della storia criminale del di lei padre. Noi siamo estranei a quest'arena e a queste logiche e dichiariamo a gran voce 'Nessuno tocchi Anna', sia contro chi l'attacca sia contro chi la usa strumentalmente".

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