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Ingroia mette al tappeto Bersani:L'ex pm: "Senza di noi sei inutile"

Ignazio Stagno
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Un "partigiano" che spara sul Pd. Qualcosa di strano. Una beffa della storia. Se poi il "partigiano della Costituzione" è Antonio Ingroia, uno dei più grandi accusatori di Marcello Dell'Utri e del Cav allora la beffa si trasforma in tragedia. Ieri l'intimidazione del Pd all'ex pm: "Desisti dal presentare le liste al Senato". Oggi l'affare si complica. Lo sputtanamento del Pd è ai massimi storici nella campagna elettorale. Per Bersani il pericolo numero uno non è Berlusconi ma Ingroia. Perchè "Rivoluzione civile" può portare via al Pd voti preziosi nelle regioni chiave per il Senato e regalare il bottino pieno al Cav. Così Pier, che va ricordato si sentiva vincitore in pectore solo due mesi fa, calcolatrice alla mano fa i conti. E quasi sempre non tornano. Così ritorna alla carica: "Non facciamo nessun patto, ma voglio dire una cosa che va nelle diverse direzioni. Oltre alla politica, c'è la matematica della legge elettorale. Chi non sostiene il Pd, in particolare al Senato e in alcune regioni, fa un regalo a Berlusconi. Il Pd e i progressisti reggono la sfida alla destra, a Berlusconi e alla Lega e questo è l'oggetto della campagna elettorale. C'è bisogno di una riflessione e ciascuno deve prendersi le sue responsabilità. Qualcun altro può dire che da solo batte Berlusconi? Solo noi". Come dire noi sì Ingroia no.  Il tuo voto è inutile - Dario Franceschini, l'autore del "desitere, desistere, desistere", poi smentito, è ancora più chiaro con Ingroia: "Vedremo cosa deciderà la lista Ingroia nei prossimi giorni, spero che sia un atto di responsabilità da parte loro. Quel movimento è su posizioni troppo lontane da noi per costruire qualsiasi accordo politico. Però nasce contro Berlusconi e non vorrei che l'effetto rovesciato fosse rendere il Senato ingovernabile e rimettere Berlusconi in partita". Gli avevrtimenti all'ex pm continuano e lui ai micorfoni de Un giorno da pecora risponde a tono: "Caro Pier Luigi, vuoi il voto utile? Il nostro è il voto utile, parliamone. Senza di noi, il tuo voto diventa inutile. In politica non si esclude quasi nulla...". E sulle alleanze post voto precisa: "In caso di pareggio in Senato, Rivoluzione civile non sarebbe disponibile ad una coalizione in cui sia presente Monti. Noi siamo contrari ad ammucchiate politiche". Vedere Bersani che già faceva il giro del mondo come premier in pectore rincorrere un movimento che ha il 5 per cento è sicuramente la fotografia di un allarme arancione che nelle stanze del Pd fa tanta paura. Anzi terrore. Il Senato sembra sempre più lontano.

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