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Amministrative 2014, in Piemonte e Abruzzo avanti il centrosinistra

Ignazio Stagno
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Dopo i risultati delle europee è cominciato lo spoglio delle amministrative. Il Pd anche nelle elezioni comunali e regionali fa la parte del leone sull'onda del risultato del voto per l'Europarlamento. Lo spoglio è iniziato alle 14 e ha confermato la tendenza già indicata dal voto europeo per il partito di Matteo Renzi  che si appresta a conquistare altre due Regioni, sottraendole al centrodestra: il Piemonte, dove l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino si prepara a sedere sulla poltrona che fino ad oggi è stata del leghista Roberto Cota. Il centrosinistra in Piemonte è al 46,90% con un distacco incolmabile con Gilberto Picchetto del centrodestra al 22,39% e con Davide Bono del M5S fermo al 21,29%. In Abruzzo il forzista Giovanni Chiodi sarà costretto a cedere la guida della giunta all'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso che con il 46,3% è nettamente avanti al governatore uscente, fermo al 29,26%. Per le regioni il turno è unico e quindi non ci sarà bisogno di ballottaggio anche qualora nessuno dei candidati superi il 50%.  Le comunali - Attesa anche per i dati delle comunali. Già scritto, stando ai dati finora a disposizione, anche il copione per l'elezione del sindaco di Firenze. Nella città di Matteo Renzi il successore sarà Dario Nardella con il 59,15% dei voti. Successo tutto renziano anche a Pesaro, dove Matteo Ricci ha chiuso la partita oltre il 60,5%. A Padova è testa a testa tra il candidato del centrosinistra Ivo Rossi di pochissimo in vantaggio sul leghista Massimo Bitonci, entrambi sul 32%. Nella città del Santo, se i numeri rimarranno questi, sarà dunque necessario un ballottaggio. A Pavia è in vantaggio il "formattatore" di Forza Italia Alessandro Cattaneo, sindaco uscente, con il 46,97%. Dietro di lui c'è Massimo Depaoli candidato del centrosinistra al 36,06%, ma ancora in corsa se - stando così le cose - si andrà al secondo turno. A rischio ballottaggio anche Bari dove Antonio Decaro per il centrosinistra è davanti a Mimmo Di Paola ma sotto la soglia della maggioranza. A Bergamo l'altro renziano Giorgio Gori non sfonda e si ferma al 45,4% contro Franco Tentori staccato di soli tre punti (42,1%).

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