Piemonte: definite da Palazzo Lascaris spese accessorie gruppi regionali
Torino, 18 lug. - (Adnkronos) - L'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una delibera in merito alle risorse per le dotazioni strumentali fornite ai gruppi consiliari, in attuazione di quanto disposto dalla legge regionale dello scorso aprile che aveva soppresso il contributo in denaro e previsto un nuovo sistema di erogazione di beni e servizi. "Con la delibera di oggi si e' cercato di coniugare due esigenze di pari dignità - spiega in una nota il presidente dell'Aula, Mauro Laus - il rispetto dei princìpi ispiratori della legge che ha soppresso i contributi ai gruppi consiliari e il rispetto dei gruppi stessi, che devono comunque essere messi nelle condizioni di lavorare agevolmente, in piena autonomia e secondo la dignità dovuta al loro ruolo e al loro compito". In particolare, la delibera, oltre a definire le dotazioni che risultano totalmente a carico dell'Ente (dalle sedi agli arredi, dalle postazioni informatiche agli impianti tecnologici di base), stabilisce quali sono invece le dotazioni che i gruppi consiliari possono richiedere al Consiglio, con apposita domanda del presidente di ogni gruppo. Si tratta di materiale di cancelleria, spese postali e telefoniche, dotazioni informatiche accessorie, acquisto di giornali e riviste. Per questi beni e servizi si stabilisce che la spesa non possa superare i 7.500 euro annui a consigliere, un tetto inferiore di circa il 13% rispetto a quanto previsto dai parametri di spending review indicati dalla Conferenza Stato-Regioni. Non potranno invece essere ammesse a bilancio del Consiglio regionale le spese di rappresentanza dei gruppi, le spese per consulenze, studi e incarichi e qualsiasi altra spesa riconducibile all'attività di partiti e movimenti politici: secondo la nuova delibera, saranno comunque i presidenti dei gruppi a dover vigilare e garantire che tutte le dotazioni e i servizi siano utilizzati unicamente a scopi istituzionali.