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Berlusconi: Il governo mi ha tagliato la scorta

Il Cav nel centro del mirino: visto da Benny

Ma il Viminale smentisce. Poi il Cav rivela: "Ho subito minacce dalla mafia". Su Veronica: "Presto l'incontro per l'accordo"

Andrea Tempestini
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  La conduttrice spiegava a Silvio Berlusconi le misure di sicurezza adottate dalla trasmissione per la sua ospitata. E il Cavaliere: "Avete una sollecitudine maggiore del governo, che apprestandomi io a fare campagna elettorale nelle piazze e nei palazzetti dello sport ha opportunamente provveduto, con sollecitudine, a diminuirmi la scorta". Berlusconi, insomma, denuncia il taglio alle misure di sicurezza che riguardano la sua persona deciso dall'esecutivo. "Se ho ricevuto minacce - ha proseguito intervistato su Radio 2 -? Il generale che ha cura, come preoccupazione, della mia sicurezza, mi ha pregato di non andare a fare comizi nelle piazze preferendo i luoghi chiusi", ha ribadito l'ex premier. La smentita - Sulla questione del taglio alla scorta, è però arrivata una smentita dal Viminale: "Nessun taglio - recita una nota - ma solo un passaggio di consegne da un servizio all'altro". In questi giorni avviene il trasferimento dagli 007 dell'Aisi al Viminale della responsabilità di tutelare Berlusconi. Secondo quanto riferito dal Viminale, non sarebbe prevista alcuna riduzione nel livello di protezione, che sarebbe quello massimo per personalità "a rischio imminente ed elevato". Ma il taglio, di fatto c'è. La legge prevedeva che il Cav potesse avvalersi del servizio di scorta dell'Aisi - una ventina di uomini divisi in turni - fino ad un anno dopo la cessazione della carica di premier, ossia fino allo scorso novembre. Ma la tutela assicurata dal servizio segreto interno è proseguita oltre il termine, fino a questi giorni, in cui sta avvenendo il passaggio di consegne al Viminale. Il passaggio, spiegano fonti vincine al ministero degli Interni, starebbe comportando un ritorno alle amministrazioni di competenza degli uomini dell'Aisi che da anni seguivano Berlusconi, con la conseguente perdita della consistente indennità da agente. Un fatto che avrebbe provocato profondi malumori tra le guardie del corpo di Berlusconi.  Le minacce della mafia - Sempre in tema di sicurezza, Berlusconi rivela: "Io ho pagato il fatto di essere un imprenditore di successo, e la mafia mi ha chiesto anche dei riscatti per la sicurezza dei miei figli. Riscatti - ha sottolineato - che non ho mai pagato". In merito ai presunti rapporti con la malavita, il Cavaliere risponde: "L'ho giurato sulla testa dei miei figli e dei miei nipoti. Io sono stato colpito dalle minacce della mafia e ho dovuto portare la mia famiglia fuori dall'Italia per un'estete, poi ho deciso che non potevamo stare loro di là e io di qua, e siamo andati in Spagna. Ma con la mafia non ho mai avuto nessun rapporto".    Il caso Mps - Si parla poi dello scandalo Monte dei Paschi di Siena, e Berlusconi abbassa i toni. Riferendosi al fatto che il gettito della prima rata dell'Imu coincida con il prestito fornito dal governo a Mps, spiega: "E' una coincidenza casuale, a cui non si deve dare molta importanza". E ancora: "Ho un sentimento di affetto verso Monte dei Paschi", che gli fece i primi prestiti da imprenditore. "Ho una particolare disposizione d'animo nei confronti dell'istituto - ha aggiunto -. Non conosco questa situazione, e non voglio perciò espormi in particolari che non conosco". Barack e Angela - In tema di politica estera, Berlusconi torna sulla battuta su Barack Obama "abbronzato". "Non c'è nessuna debolezza - spiega Silvio -, abbronzato era un complimento. Vorrei avere il suo colore, che fa salute". Poi su Angela Merkel: "Abbiamo avuto sempre un rapporto cordiale, ma non ci siamo più risentiti, perché io non ho avuto più voglia in quanto mi sono offeso, mentre lei non ha nulla da offendersi. Hanno raccontato di una frase sulla Merkel (la "culona inchiavabile", ndr) che non mi sarei mai permesso di fare nei confronti di nessuna donna". L'assegno a Veronica - Una battuta anche sulla sentenza sugli alimenti che dovrà corrispondere all'ex moglie, Veronica Lario. "C'è stata una sentenza inaspettata, assolutamente irrealistica e lontana dalla realtà, e dovrò addirittura intervenire. Prima non mi sono mai messo di mezzo, ho lasciato fare ai miei avvocati - ha spiegato -, ora penso che prossimamente incontrerò mia moglie e ne parleremo. L'incontro - ha svelato - non c'è stato, ci sarà prossimamente per cercare un accordo. Ci sentiamo al telefono con una certa regolarità".  

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