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Ferruccio de Bortoli sfotte Matteo Renzi: "Dacci oggi il nostro annuncio quotidiano"

Andrea Tempestini
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"Non sono malato di annuncite", disse il premier degli annunci, Matteo Renzi. Si è dovuto difendere, il toscano a Palazzo Chigi, ché da più parti gli è piovuta addosso l'accusa: molte parole, ancor più promesse e pochi fatti. Ne segue, appunto, l'"annuncite", patologia renziana, neologismo coniato da un sindacalista Cgil e poi ripreso a ritmo record da tutti gli schieramenti politici, da Roberto Maroni fino a Massimo Cacciari, passando per decine di altri nomi più o meno altisonanti. Nell'annuncite, per inciso, ci si sguazza, tanto che sul web spopola il "generatore di annunci di Renzi", spassosissimo algoritmo che simula - con costrutto - il verbo del premier, e di cui vi abbiamo dato conto sia sul nostro giornale, sia sul sito. E nell'annuncite, ora, ci sguazza pure Ferruccio de Bortoli, il direttore di quel Corriere della Sera che, dopo gli iniziali ed acuti entusiasmi, pur senza dimenticare l'entusiasmo stesso, nei confronti di Matteo è oggi un poco più critico. Su Twitter, il direttore Ferruccio strizza l'occhio al Padre Nostro (che no, non è Matteo) e cinguetta: Dacci oggi il nostro annuncio quotidiano.— Ferruccio de Bortoli (@DeBortoliF) 10 Settembre 2014 Anche il dottor de Bortoli, il riferimento è lampante, ha pochi dubbi sulla diagnosi: "Annuncite". Sì, il premier è afflitto dal morbo. Sarà forse che Ferruccio si sente ormai - e già - distante dalla direzione del Corsera, o sarà che il Corsera stesso stia virando verso un atteggiamento meno prono all'uomo da Rignano sull'Arno; di sicuro il cinguettio di de Bortoli non sarà piaciuto affatto all'inquilino di Palazzo Chigi (e, probabilmente, non sarà piaciuto affatto né a Maria Teresa Meli né ad Aldo Cazzullo, due alfieri doc del renzismo che in via Solferino hanno la loro scuderia).

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