"Partito del fare": è il nome in pole per il Renzi-Berlusconi
E se, a furia di tirare la corda da una parte e dall'altra, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi finissero per romperla. Il fastidio del Cavaliere per i tanti che nel partito gli remano contro per il Patto del Nazareno è cosa nota da mesi. Dall'altra parte, anche il premier sta riconoscendo resistenze sempre più crescenti ora che le riforme stanno toccando il tema del lavoro. I due, Matteo e Silvio, si somigliano in tante cose. C'è chi nell'entourage del leader di Forza Italia non nasconde che il Cav veda proprio in Renzi un se stesso giovane. E da tempo si parla di un partito trasversale, che raccolga i fedelissimi del Cavaliere da una parte e quelli del premier dall'altra, liberandoli così dalla "zavorra" di quanti vedono il "Nazareno" come il fumo negli occhi. Il toto-nome - Un grande centro riformista e liberale, sul modello della vecchia Democrazia Cristiana, ma non di ispirazione strettamente cattolica. Un raggruppamento che raccolga la voglia di rinnovamento dell'ex sindaco di Firenze e lo spirito rivoluzionario del primo Berlusconi, quello del 1994. Secondo quanto rivela il sito affariitaliani.it, nelle discussioni tra gli sherpa dei due leader ci sarebbero già delle ipotesi sul nome del nuovo partito. E in pole position, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, ci sarebbe la dicitura "Il Partito del Fare", un nome volutamente post-ideologico che non si rifaccia né alla sinistra né alla destra ma che indichi pragmatismo e concretezza.