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Sondaggio Swg: cresce Forza Italia, stabile il Pd, crolla M5S

Ignazio Stagno
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Il Job Act e la riforma del Lavoro agitano le segreterie dei partiti e coinvolgono direttamente l'opinione dell'elettorato. Da Renzi al Cav, passando per Grillo, Alfano e Salvini, tra cresce l'attenzione per i sondaggi: il tema del lavoro è molto delicato e scegliere la parte sbagliata del campo può essere fatale ai fini elettorali. Secondo uno sondaggio Swg per affaritialiani, gli elettori del Pd promuovono la riforma del lavoro. Non è quindi solo la direzione nazionale democrat ad avere dato il via libera a Renzi, ma anche la "base". Alla domanda "secondo lei il mercato del lavoro dalla riforma proposta dal Governo ricaverà più svantaggi o più vantaggi", il 53 per cento degli elettori del Pd ha risposto "Più vantaggi", il 26 per cento pensa né vantaggi né svantaggi e solo il 10 per cento pensa "più svantaggi". Più complessa la situazione di Forza Italia, spaccata più o meno a metà: il 43% pensa che la riforma porterà più vantaggi, il 37 per cento la giudica neutra e il 15 per cento la giudica negativamente. Il Movimento 5 Stelle si oppone invece fortemente: l'11 per cento ritiene che ci siano più vantaggi mentre un 48 per cento ritiene che sarà inutile e il 27 per cento ritiene che sarà dannosa. I partiti - Vediamo dunque adesso i dati sui partiti. La posizione molto dura del M5S sulla riforma del Lavoro costa agli uomini di Grillo in termini elettorali: rispetto a una settimana fa il consenso cala del 2 per cento, da 21,5 a 19,5. Cresce invece Forza Italia, dal 15,9 per cento al 17,1 per cento. Stabili gli altri, salvo Fratelli d'Italia che guadagna uno 0,7 e la Lega Nord che guadagna mezzo punto. Sul fronte sinistra la situazione rimane invariata, con il Pd incollato a 37,6 per cento.  

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