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M5S, la denuncia: "L'Ue ci boicotta: nessun incarico ai grillini"

Nicoletta Orlandi Posti
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Nessuna carica di rappresentanza ai grillini in Ue. La denuncia è di David Borrelli, copresidente del gruppo Efdd (formato da M5s e dal partito britannico antieuro di Nigel Farage, l'Ukip), che a Lettera43 racconta di come il 13 ottobre scorso non è stato eletto alla vicepresidenza della delegazione Mashrek. I 5 stelle avrebbero dovuto aggiudicarsi anche la presidenza della delegazione Australia con Tiziana Beghin e le vicepresidenze della Panafrica con Ignazio Corrao, della Euromed con Fabio Massimo Castaldo e del Montenegro con Marco Zullo. E invece nulla. Secondo il pentastellato è in atto una strategia per privarli di qualsiasi potere decisionale anche all'interno delle delegazioni, «il tutto violando il principio fondante dell'Ue: quello della rappresentatività e della proporzionalità che il metodo d'Hont dovrebbe garantire», puntualizza Borrelli con Antonietta Demurtas. Il metodo d'Hont - Il metodo d'Hont è un accordo informale che prevede la spartizione delle cariche parlamentari in modo proporzionale tra i gruppi politici, le nazionalità e la loro forza nei rispettivi Stati membri, «e noi in Italia siamo la seconda forza politica», ricorda il rappresentante del M5S. Invece la Große Koalition, per Borrelli, avrebbe fatto quadrato per escludere i grillini. «Il patto» secondo il quale con le presidenze e vicepresidenze delle delegazioni ci sarebbe stato un equilibrio «non è stato rispettato», accusa Borrelli. «La spartizione dei posti altrui è stata la merce di scambio usata da Ppe, S&D e Alde per rafforzare la loro maggioranza». Ovviamente il M5S paga l'alleanza con l'Ukip di Nigel Farage, ma il capo delegazione M5s Ignazio Corrao fa notare a Lettera43 che «all'interno delle commissioni siamo noi a essere presenti, a lavorare, perché l'Ukip non è interessato a seguire certe attività parlamentari e ha rinunciato lasciandoci i loro posti». Di certo non è in discussione l'alleanza: «L'Efdd è l'unico gruppo che al momento ci permette di votare come vogliamo, che garantisce la vera democrazia».  Il cordone sanitario che la Große Koalition ha deciso di stringere intorno al Movimento 5 stelle è una scelta secondo i pentastellati «priva di qualsiasi alibi. Quando siamo stati esclusi dalle cariche a luglio, dicevano che non ci conoscevano, e che facendo parte di un gruppo euroscettico non si potevano fidare», continua Borrelli. «Noi abbiamo comunque provato a lavorare, a collaborare, a mostrare il vero animo dei 5 stelle, ma non è servito». Il ricorso - Per questo i grillini hanno intenzione di rivolgersi alla Corte di giustizia dell'Unione europea per il torto subito. Perchè, spiegano, «non è una questione di volere il potere, ma di poter far sentire la nostra voce, ricoprire dei ruoli che possono orientare alcune decisioni».

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