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Legge di Stabilità, il Tfr in busta paga annulla gli 80 euro

Andrea Tempestini
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Una manovra, quella di Matteo Renzi, piena di tasse e brutte sorprese. Tra le altre, l'aumento Iva e il fatto che il bonus per le assunzioni defiscalizzate potrebbe bastare soltanto per sei mesi. Ma non solo, perché come fa notare Il Messaggero c'è anche un altro, enorme, pasticcio: il Tfr in busta paga, per chi decidesse di ricorrervi, potrebbe annullare il bonus da 80 euro. Il punto è che la liquidazione inserita mensilmente nel cedolino potrebbe far lievitare il reddito del lavoratore oltre i 26mila euro lordi annui, una soglia oltre la quale cessa il diritto ad incassare gli 80 euro del bonus Irpef. Modifica in vista? - Il Tfr, dunque, oltre alle nuove tasse, potrebbe annullare, portare pari a zero, l'effetto degli 80 euro in busta paga. Per questo motivo fonti di Palazzo Chigi dicono di essere al lavoro per modificare la norma, in modo da superare il controsenso: l'obiettivo sbandierato dal governo sarebbe quello di sommare le due poste, offrendo così, per esempio, a un lavoratore con reddito di 24mila euro lordi annui di far crescere complessivamente il suo salario netto di 180 euro al mese. Ma, ad oggi, non è così. Sarà necessaria una sorta di clausola di salvaguardia che indichi chiaramente "l'invarianza di prelievo fiscale" a carico del contribuente, e dunque la possibilità di incassare anche gli 80 euro.

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