Matteo Renzi, il piano per arrivare al 51% e governare da solo
La si può chiamare tendenza-Napoleone, quella di Matteo Renzi, convinto di poter governare da solo, di poter arrivare a prendere una quantità di voti sufficiente a poter fare tutto in autonomia. Una suggestione, per ora. Una suggestione che potrebbe diventare realtà nel caso in cui l'Italia continuasse a "bersi" l'infinita sequela di promesse elettorali del premier. Già, perché il piano di Matteo è ben delineato, nonché supportato da uno studio che gira tra i corridoi nel Senato. Nell'elaborato vengono testate le proiezioni di un voto con la legge elettorale attualmente in vigore, quel Consultellum - ossia una sorta di proporzionale puro - che dovrebbe essere superato dall'Italicum partorito dal patto del Nazareno. Eppure le certezze sull'Italicum, ancora, non ci sono. E dunque, che potrebbe succedere se l'Italia andasse al voto col Consultellum? Quel report... - I risultati dello studio sono sorprendenti: con un 44-45%, che verrebbe favorito dagli sbarramenti, come sottolinea Repubblica, Renzi potrebbe avere la maggioranza sia a Montecitorio sia a Palazzo Madama. Servirebbero dunque circa 4 punti percentuali in più rispetto a quanto raccolto da Renzi alle Europee. Obiettivo raggiungibile allargando la maggioranza, per esempio, a Sel o ai centristi di Scelta Civica. "Quei numeri - ripeterebbe Renzi ai suoi fedelissimi - sono alla nostra portata". L'obiettivo "maximo" dell'Uomo da Rignano sull'Arno, però, sarebbe scalare fino a un 51% che gli potrebbe permettere, in "regime" di proporzionale puro, di governare in assoluta autonomia, senza dover rendere conto né al "centrino", né a Sel né - eventualmente - ad Angelino Alfano. I dubbi di Ncd - Già, perché ad oggi, nella maggioranza, c'è anche Alfano. Il suo Ncd non vorrebbe andare al voto nella prossima primavera, una circostanza più volte esclusa (a parole) ma che non è mai sparita - affatto - dai radar della politica. Il tempo, dunque, potrebbe stringere, tanto che Alfano e il plenipotenziario Gaetano Quagliariello starebbero riflettendo su una exit strategy, su un piano alternativo per affrontare l'eventuale mareggiata e non sparire tra Renzi e Forza Italia. Le opzioni sul tavolo sono molteplici, dal cambio del nome del partito, all'ingresso in coalizione con il Pd di Renzi oppure, se davvero si votasse col Consultellum, una totale e quasi forzata (pena, estinzione) adesione al Nazareno. Le raccomandazioni di Denis - Infine Forza Italia, sì fuori dalla maggioranza, ma attenta e interessata alle manovre del toscano a Palazzo Chigi. Una versione dello studio secondo il quale Renzi potrebbe governare da solo è anche nelle mani di Denis Verdini: lo porta sempre con sé, in un cartellina. E quello studio è proprio l'argomento più forte usato da Verdini per convincere Berlusconi ad appoggiare Matteo: l'azzurro spiega al leader che senza di lui, incandidabile, e con le preferenze, Forza Italia rischia di sparire. E Renzi, in questo contesto, potrebbe, forse, anche governare da solo.