Consulta, Matteo Renzi apre al M5S per risolvere lo stallo
Il Movimento Cinque Stelle entra nella partita per la Consulta. A volerlo è Matteo Renzi che con questa mossa blocca in parte il dialogo con Forza Italia. Per trovare i nomi giusti Matteo Renzi tende la mano al Movimento 5 Stelle offrendo loro una casella vacante al Consiglio Superiore della Magistratura e nello stesso tempo mette alla porta senza tanti complimenti Luciano Violante. Dopo venti tentativi andati a vuoto e circa tre mesi di stallo sembra dunque tramontare la corsa alla carica di giudice costituzionale dell'ex magistrato ed ex presidente della Camera, così come è tramontata la candidatura di tre personalità gradite al centrodestra, come Antonio Catricalà, Donato Bruno e Francesco Caramazza. "Dobbiamo prendere atto – avrebbe dichiarato il premier ai suoi, come racconta Repubblica – che la candidatura di Violante ormai va messa in archivio, e dobbiamo guardare avanti. Ai grillini. Abbiamo un posto nel Csm che possiamo lasciare a loro, e loro saranno ovviamente liberi di scegliersi il candidato che preferiscono. Noi, per la consulta, dobbiamo indicare due nomi di tecnici puri, nomi di alto profilo, se fossero due donne sarebbe ancora meglio". Nomi tecnici - La ricerca di un'intesa ruoterebbe intorno al fatto che il Movimento 5 Stelle ha sempre detto di essere disponibile a votare due nomi di personaggi dal profilo tecnico e istituzionale indiscutibile. Renzi avrebbe quindi chiesto di individuare come potenziali giudici costituzionali due personalità estranee alla politica. I pentastellati dunque potrebbero essere determinanti in cambio del posto al Csm. Qualcuno tra loro avrebbe già manifestato in maniera esplicita la propria disponibilità. "Sui nomi validi siamo aperti. Quanto al posto al Csm, il nostro nome c'è già, ed è quello di Alessio Zaccaria", avrebbe dichiarato un pentastellato vicino a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.