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Stabilità, Forza Italia: "Cifre cambiate, riportare la manovra in Aula"

Ignazio Stagno
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E' bufera sulla manovra varata dal Consiglio dei Ministri e bocciata in seguito dall'Unione Europea. La lettera di risposta inviata alla Commissione Ue da parte del ministro Pier Carlo Padoan non convince Forza Italia che attacca premier e il Tesoro: "Altro che vittoria di Renzi in Europa - sottolineano in una nota il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta e il parlamentare azzurro, Rocco Palese - Il governo è stato chiamato dalla Commissione europea a riscrivere la manovra, e il ministro dell'Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, si è impegnato questa mattina, nella lettera inviata al commissario Katainen, a farlo nei prossimi giorni, al fine di rientrare nel sentiero che porta l'Italia a onorare i vincoli, ad oggi non rispettati, in termini di deficit strutturale e di riduzione del debito pubblico previsti dal Fiscal Compact". Le critiche di Forza Italia - I due deputati aggiungono che "alla luce delle modifiche che interverranno sul disegno di Legge di stabilità approvato dal governo il 15 ottobre, che ne modificheranno necessariamente l'impianto, diventa, quindi, indispensabile una nuova deliberazione del Consiglio dei ministri". Insomma gli azzurri contestano le modifiche e richiedono un ulteriore passaggio in Aula. Padoan infatti al commissario Ue agli Affari economici, Jyrki Katainen, ha scritto che l'Italia si impegna, nel 2015, a correggere il deficit di circa 0,3 punti di Pil (4,5 miliardi di euro). Il caso - "A ciò si aggiunga che l'intervenuta variazione dei saldi della manovra renderà ancora meno coerente quest'ultima con il quadro macroeconomico contenuto nella nota di aggiornamento al Def - spiegano Brunetta e Palese - che le Camere avevano approvato giusto il giorno prima della presentazione della Legge di stabilità. Chiediamo, pertanto, alla presidente della Camera, Laura Boldrini, il ritorno in Aula della nota al Def, riscritta alla luce degli impegni presi dal governo con la Commissione europea a seguito del richiamo ricevuto da parte del commissario Katainen con lettera del 22 ottobre. Siamo dinnanzi all'ennesima mancanza di rispetto da parte del governo nei confronti delle istituzioni. E questo atteggiamento non è più accettabile".

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