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Quirinale, per il dopo-Napolitano spunta Emma Marcegaglia

Matteo Legnani
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Dopo la nota con cui ieri, lunedì 1 dicembre, il Quirinale ha annunciato che Giorgio Napolitano resterà in carica almeno fino al termine del semestre di presidenza italiana della Ue, è chiaro che dicembre sarà un mese in cui imperverserà il toto-successore. Re Giorgio, quasi certamente, lascerà a gennaio. E a provarlo ci sarebbe pure una lettera inviata ai presidenti dei due rami del parlamento, con cui il capo dello Stato avverte Grasso e Boldrini che non potrà intervenire il 27 gennaio a un evento ufficiale previsto da tempo a Montecitorio e al quale lui stesso aveva in precedenza confermato la presenza. I noti - Certo, i nomi per il dopo-Napolitano sono sul terreno ormai da tempo: Prodi, Veltroni, Amato tra gli uomini. Sul fronte quote rosa, invece, la favorita resta sempre Emma Bonino, alla quale però negli ultimi mesi è stato affiancato il nome dell'attuale ministro della Difesa Roberta Pinotti, che sarebbe però troppo spostata  verso il fronte renziano, se il nuovo presidente dovesse essere il frutto di un accordo delle stesse forze che stanno tenendo in piedi il Patto del Nazareno. La sorpresa - Ecco, allora, che nel toto-nomi c'è chi inserisce un'altra Emma, agli antipodi per età e carriera rispetto alla radicale Bonino: la 49enne Emma Marcegaglia. Nello scorso mese di aprile la stessa ex presidente di Confindustria e attuale presidente di Eni aveva auspicato una donna al Colle, smentendo però una sua disponibilità ad entrare in gioco (e così facendo, evitando di "bruciarsi" anzitempo, come si dice). Ma il suo nome - l'ipotesi viene rilanciata da Lettera 43 - sarebbe certamente visto come una candidatura più unitaria e bipartisan di quella della Pinotti. 

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