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Micaela Campana si difende: "Io, accusata ingiustamente: con Mafia Capitale non c'entro nulla"

michele deroma
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"Sui social network qualcuno ha scritto che merito di essere stuprata: sto querelando chiunque, anche perché è l'unico modo che ho per difendere me, la mia famiglia e chi crede nell'onestà della politica": sono le dure parole, rilasciate al Corriere, di Micaela Campana, 37enne deputata del Pd e responsabile welfare del partito. La Campana è stata coinvolta nel caso Mafia Capitale da un'intercettazione telefonica: un sms in cui la bella parlamentare salutava Buzzi chiamandolo "grande capo". "Chiamo un sacco di gente così da quando ero ragazzina: ci sono decine di persone che possono testimoniarlo". L'intercettazione - Si parla di un'interrogazione parlamentare che Buzzi le avrebbe chiesto di presentare, sulla base di un articolo del Tempo: un collaboratore gli avrebbe risposto che l'interrogazione sarebbe stata presentata, ma poi rigettata. Qual è la verità? "Non ho mai presentato quell'interrogazione - risponde Micaela Campana - e ho chiesto agli uffici della Camera di metterlo nero su bianco. Qualora l'avessi fatto non sarebbe stata rigettata, visto che altri (due del Movimento Cinque Stelle, Ruocco e Fantinati) l'hanno presentata negli stessi tempi e sulla base dello stesso articolo di giornale. L'interrogazione non mi convinceva anche perché il Tar si era già espresso contro l'appalto in questione". La campagna elettorale - In un altro dialogo, Buzzi parla di 20 mila euro da dare in vista di una campagna elettorale, e dice la frase: "E mo', se me compro la Campana...": "Sarebbe bastato leggere la data - risponde la Campana - per capire che Buzzi non poteva riferirsi alla mia campagna elettorale. Ero già stata eletta da tempo. E poi c'è quel 'se' che si riferisce ad una millanteria, tra due persone che si parlano". "Ho fiducia nella magistratura - aggiunge la 37enne - perché ho visto tante persone che, lavorando con la 29 giugno, hanno avuto dalla vita una seconda possibilità. Ora mi chiedo che fine farà tutta questa gente: per me, essere di sinistra significa credere fortemente nella riabilitazione delle persone, e credo nel mondo della cooperazione e del terzo settore, cose che hanno nulla a che vedere col mondo dei Carminati".  La vita privata - Micaela è stata sposata con l'ex assessore Daniele Ozzimo, ora indagato: "Attualmente siamo separati, ma sono convinta che riuscirà a dimostrare la propria totale estraneità ai fatti", afferma la Campana, che aggiunge: "Sento la fiducia delle tantissime persone con cui negli anni ho avuto a che fare. La mia vita privata è un'altra cosa: e quella, alla serenità di prima, non credo che tornerà".

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