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Matteo Salvini: "Perché non voglio andare con Berlusconi"

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Lucia Esposito
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Il leader della Lega Matteo Salvini spiega il suo rapporto politico con Berlusconi e con Forza Italia. In un'intervista al Corriere della Sera perché se ci fossero le elezioni, lui non si alleerebbe con gli azzurri. "Il punto non è fare basse operazioni di potere. Non si tratta solo del fatto che i voti della Lega non siano sommabili a quelli di Alfano. Il fatto è che Forza Italia continua ad essere un aiuto per il governo". E precisa che quando lui fa notare tutte queste cose a Berlusconi, quest'ultimo gli risponde che "se gli sono prospettate delle riforme che lui ha sempre sostenuto, per coerenza non può sottrarsi. E che vuole un capo dello Stato di garanzia. Posso capirlo, ma noi continuiamo a ritenere che le politiche di Renzi siano devastanti per l'Italia. Devastanti". E poi il leder della Lega si lascia andare: "Io onestamente non ho ancora capito adesso il sostegno ai governi di Monti e di Letta".   La priorità di Matteo - Salvini non va nel dettaglio del suo incontro con Silvio, nega di aver "bidonato" Forza Italia domenica 18 gennaio quando era stata fissata una cena a Villa San Martino. Dice: "Io non sono disposto a giocarmi la credibilità della Lega. Se Berlusconi intende  proporci un'altra volta gli Alfano e i Cicchitto, noi non giochiamo per quella partita. E non sono disposto a giocare la nostra credibilità su temi di cui molti milioni di italiani si strabattono, tipo la legge elettorale. Piuttosto, oggi è una giornata critica per la democrazia per qualcosa che conta davvero". Salvini si riferisce all'ammissibilità del referendum sulla riforma del lavoro della Fornero. 

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