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Giorgio Napolitano e Maria Elena Boschi, il filo diretto: che cosa combinano a Palazzo Chigi

Andrea Tempestini
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Dopo l'addio al Quirinale, Giorgio Napolitano continuerà a far politica dallo scranno di senatore a vita riservato agli ex inquilini del Colle. Insomma, un addio parziale alla vita parlamentare. E soprattutto un addio parziale agli intrighi di governo che da anni lo hanno visto in regia, da Monti fino a Renzi e passando per la parentesi di Enrico Letta. Già, perché secondo quanto scrive Dagospia, Napolitano continuerà a fare politica non soltanto dallo scranno di senatore a vita, ma anche tra le stanze del potere. L'ex capo dello Stato, infatti, conta di avere ancora un ruolo nevralgico nell'iter delle riforme promesse da Matteo Renzi, e insomma conterebbe di fare pesare ancora la sua influenza sul governo. Bis di donne - Secondo Dago, infatti, Napolitano avrebbe un filo diretto, ventiquattro ore su ventiquattro, con Maria Elena Boschi a Palazzo Chigi e con Anna Finocchiaro al Senato. L'obiettivo, tramite le due donne, è quello di monitorare il percorso in aula della legge elettorale, testi ed emendamenti compresi, a partire da quello parecchio discusso firmato dal senatore Esposito, il cosiddetto "emendamento canguro". Ma Re Giorgio si occuperebbe anche di altro: secondo altre indiscrezioni, infatti, anche nel dl varato ieri, martedì 21 gennaio, sulle banche popolari il presidente emerito avrebbe detto la sua. Il gruppo - Un ruolo di primissimo piano, dunque, quello di Napolitano, che al Senato potrebbe trasformarsi nel protagonista più influente della politica italiana, con buona pace del presidente Pietro Grasso, che quando tornerà in aula dopo la parentesi al Quirinale avrà a che fare con un ospito parecchio ingombrante. Per inciso, Napolitano ha annunciato che a Palazzo Madama aderirà al gruppo delle Autonomie, dunque insieme ai socialisti e a qualche grillino.

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