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Il sondaggio Coesis Research: la Lega Nord al 25%

Matteo Legnani
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Una Lega Nord al 25%, cioè secondo partito del Paese. Potrebbe essere questa la pazzesca conseguenza del rinnovato patto del Nazareno, quello da cui usciranno la nuova legge elettorale e la scelta del prossimo capo dello Stato. A dirlo il sondaggista Alessandro Amadori, numero uno di Coesis Research, intervistato dal sito affaritaliani.it. A pagare, in termini di consenso, sarebbero proprio i due partiti protagonisti del Nazareno: Forza Italia e Partito democratico: "Forza Italia ha già perso moltissimi voti ed è attualmente al 12,5%. Con questa mossa dell'ex Cavaliere potrebbe perdere altri 200mila voti e scendere al 12%. Quello è lo zoccolo dura che seguirebbe Berlusconi ovunque e comunque. Qualunque cosa faccia" spiega Amadori ad affaritaliani.it. Ma le cose andrebbero ancora peggio a Matteo Renzi e soci, già ben lontani da quel trionfale 41% ottenuto nel maggio 2014 alle elezioni europee. Attualmente, secondo le rilevazioni di Coesis, se si votasse oggi il Pd  si attesterebbe intorno al 36% delle preferenze. "Ma nei prossimi mesi - dice Amadori - è probabile un'ulteriore discesa fino al 33%". Chi festeggia, e ormai sta diventando un'abitudine, è la Lega di Matteo Salvini che già oggi viaggia sul 15%, sempre secondo Coesis. "Nei prossimi mesi, a medio termine, la somma del Carroccio e del nuovo movimento per il Centro-Sud arriverà a toccare facilmente il 20%. E in prospettiva, anche se non è facile, Salvini può raggiungere il 25%" spara Amadori. Voti che il partito padano strapperebbe in parte ai concorrenti di centrodestra, ma anche al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che il numero uno di Coesis descrive ad affaritaliani.it come "una ghiacciaia", perché da tempo ormai il suo consenso appare congelato tra il 15 e il 20%. Amadori ritiene "improbabile un incremento. Anzi, nel medio termine è facile una discesa fino al 15% per poi col tempo tornare al valore 'normale' del 10%".

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