Matteo Salvini a Libero: "Una legge per fermare i voltagabbana"
Nell'evoluta California lo chiamano istituto del Recall, ma era in voga ad Atene, molto prima di Tsipras: se un parlamentare cambia casacca può essere revocato dal popolo. Caro Matteo Salvini, perché, oggi, la Lega lo ripropone? «Perché siamo stufi. Noi lo chiamiamo semplicemente “vincolo di mandato”. E per questo proporemmo una revisione costituzionale. Se qualcuno cambia partito o programma rispetto a quelli in base a cui è stato eletto vuol dire che ha tradito gli elettori ed è giusto che torni a casa. Punto. Guardi che cosa è successo, per esempio, con Alfano con la sua vocazione attuale a fare il cespuglio di Renzi, Ncd non dovrebbe esistere. Guardi Renzi che fa shopping di senatori. Ma anche molti della Lega che ci hanno voltato la faccia». Questo discorso lo fanno da una vita anche i 5 Stelle. «Benvengano». C'è una cosa che però non mi torna. Vincolo di mandato. Ma lei non sta forse arruolando la Saltamartini che prima era in An, poi in Ncd? «La Saltamartini la stimo de tempo. Vedremo se accoglierla o meno. Certo non mi salterà mai in mente di imbrancare personaggi logori, vecchi arnesi della politica che sono al quinto mandato o al settimo cambio di partito. Candiderò solo volti nuovi». Ma la regola è: niente Ncd «Esatto. Assolutamente. Ma le pare? Le nostre principali battaglie in questo periodo sono la disoccupazione, l'Europa, e l'immigrazione. E su posizioni diametralmente opposte a quelle di Alfano». E, scusi, l'ha detto a Luca Zaia che per le prossime Regionali avrebbe un progetto un tantino più allargato? «Be', bisogna fare un distinguo tra i politici romani e quelli del territorio…». Salvini, suvvia, andiamo... «...…no, no, detto questo nel Veneto non ci sarà l'Ncd, come in tutte le regioni dalla Lombardia alla Liguria alla Toscana. Ma non sarò io ad accanirmi su chi fa buona politica in Regione, chi parla di autonomia. Però possiamo allearci con loro solo se prendono una posizione radicale nei confronti di Alfano. Se si staccano da Ncd, se si smarcano, se dicono “noi non siamo quella roba lì”, bòn, noi ci possiamo anche stare». "Una legge contro i voltagabbana" / Votate il sondaggio L'imperitura arte del possibile. Torniamo al Veneto. «Il Veneto è la regione, secondo un sondaggio Swg, più efficiente d'Italia su sanità e politiche territoriali. E i nostri sondaggi danno il governatore Zaia in testa rispetto al candidato Pd di non meno di 10 punti. Io, vede, sono più preoccupato di fare una squadra vincente che delle alleanze». E sta bene. Ma lì non avete un problema di liste? «La Lista civica affiancata alla Lista della Lega è un'idea, ne discuteremo la prossima settimana con Zaia e Tosi che è segretario nazionale (regionale secondo il gergo leghsita, ndr) . Ma decidiamo tutto a Milano. Ma io la vedrei più declinata nel binomio “Lega/Lista del governatore”, coordinata naturalmente da Flavio Tosi». Veramente Tosi - che poi è l'ideatore del modello vincente delle liste separate usato anche da Maroni - pensava ad una lista sua... «No. Non possiamo fare 18 liste diverse, genererebbe confusione; e se poi mi chiede di farla anche Bitonci, o quelli di Rovigo,o di Mestre?». Tosi non sarà contento. «E' un dualismo che ha creato la stampa. Tosi ha visioni un po'' diverse dalle mie, tipo quella sulle Unioni Civili. In Lega su questi temi ero quasi un rivoluzionario, ma ora credo che sia un inutile ricorrere le tematiche di un Marino o di un Pisapia, non ci fa gioco. Sul tema le norme del codice civile già esistono, basterebbe applicarle». Ha citato Pisapia. Il quale sostiene - non privo d'ineleganza- che un'eventuale Salvini sindaco di Milano lo fa ridere. Lei come la vede? «Rida, Pisapia, cuor contento il ciel l'aiuta. Sapesse stamattina,al mercato, quanta gente ho incontrato che, stringendomi la mano, mi diceva che, date le devastazioni della sua amministrazione, c'è da piangere, invece. Secondo me - vuole la verità? - Pisapia non si ricandida neppure». Però lei a Palazzo Marino lei ci tiene parecchio. «Io ho sempre detto che il mio sogno è fare il sindaco della mia città. Magari dovrò aspettare se Renzi non se va a casa, per non privarlo di un nobile avversario». Non s'offenda. Per me, ad occhio, salterà qualche giro. «Ora forse lei ha ragione. Ma non è detto, gli equilibri politici mutano velocemente». Maurizio Sacconi ha dichiarato a Libero «Noi Ncd e Salvini siamo incompatibili. Berlusconi scelga». «Pazienza». La Gelmini ha ribadito che, per la corsa a Palazzo Marino se lei smette di prendere a pesci in faccia Forza Italia, potrebbe appoggiarla. «Parlerò con Berlusconi a breve. Il problema è che, davvero, non ho capito le sue posizioni su Alfano, sul Patto del Nazareno, su Renzi. Non ho capito la strategia. La cambia spesso. Però che si decida, sennò ognuno per la sua strada». Lei ha dichiarato a Maria Latella a L'intervista su SkyTg24 che rivedrà presto Putin. È vero? «Torno in Russia a discutere con i nostri imprenditori per cercare di superare le barriere dovute all'embargo che l'Europa ha imbeccillamente riattivato. Questi fanno la guerra a Putin invece di farselo alleato nella lotta all'Isis. Roba da matti». Il prossimo 28 febbraio grande manifestazione leghista di massa contro Renzi... «Strariempiremo piazza del Popolo. Sono curioso di vedere la risposta dei romani e del sud». Anche noi... di Francesco Specchia