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Il piano di Romano Prodi ed Enrico Letta per tornare a prendere Governo e Quirinale

Giovanni Ruggiero
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L'annuncio delle dimissioni dal Parlamento di Enrico Letta sono la premessa di un piano di rientro a bomba nella politica italiana. Enrico è stato sereno finora, al suo posto e senza grosse bordate contro chi lo ha silurato (alle spalle), cioè Matteo Renzi. E continuerà a stare un passo indietro rispetto a tutti, ma solo per dare meno nell'occhio e poter portare avanti la grande manovra. Con Romano Prodi al suo fianco, Letta non si accontenterà di far cadere l'attuale premier, lui vuole riprendersi quel posto e dimostrare di saper fare molto meglio quel lavoro. Il sostegno a ogni pie' spinto del Mortadella ha nel comune interesse di rivalsa il collante perfetto. Il professore tiene ancora in tasca il fazzoletto con il nodo da che quei 101 parlamentari renziani lo hanno impallinato nella corsa al Quirinale ripiegata poi sul Napolitano bis. Alla prima difficoltà vera del governo, in piena emergenza istituzionale sotto i piedi di Renzi potrebbe franare letteralmente il terreno. Le minoranze interne sarebbero un cuneo formidabile per mandarlo a casa e richiedere a Mattarella un nuovo governo. Letta sarebbe prontissimo, Mattarella si guarderà bene dallo sciogliere le Camere e rischiare mesi di immobilismo. Rispetto al suo logorroico predecessore, l'attuale Capo dello Stato parla solo se interrogato e sarà nel momento di più grande difficoltà che farà la sua irruzione trionfale Romano Prodi, all'improvviso lui, salvatore della Patria.

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