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Naufragio, quanto costa il viaggio di un migrante

Lucia Esposito
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Dietro il dramma dei 700 migranti morti nelle acque del Mediterraneo, dietro questa tragedia c'è qualcosa di ancora più orribile. Il traffico di essere umani è diventato un business che arricchisce gli islamisti di Tripoli. E' questa in estrema sintesi quanto scrive Gian Micalessin su Il Giornale. "Fingiamo d'ignorare che gli islamisti al potere a Tripoli sono complici e protagonisti della spietata tratta di umani. E utilizzano il flusso di denaro generato da quei traffici per finanziare la guerra al governo di Tobruk. Fajr Libia è monopolizzata dai Fratelli Musulmani e da ex esponenti del Gruppo Combattente Libico, la formazione qaidista attiva in Libia negli anni Novanta". I proventi - Nel reportage si spiega come per le partenze dal Sud il trafficanti incassano 800 dollari per ogni migrante spedito in Italia, quelli del Mediterraneo incassano 1500 dollari per ogni migrante che sale su un barcone. Il "carico" bestiale naufragato nella notte tra domenica e lunedì ha fruttato agli spietati scafisti circa 900 dollari. "A differenza di quanto avveniva fino ad agosto questo denaro viene oggi equamente suddiviso tra le organizzazioni criminali e i vertici di Fajr Libia che garantiscono «protezione» ai trafficanti", si legge ancora su Il Giornale. . 

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