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L'amara consolazione di Fassina: "Italicum meno votato del Porcellum"

Matteo Legnani
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Il leader della minoranza Pd Stefano Fassina ammette che qualche delusione dai numeri del No all'Italicum è venuta. "Vero", spiega in una intervista a Libero tv, "che nel primo passaggio alla Camera del marzo 2014 nel Pd furono in più a non votarlo. Però la questione politica è un'altra: le regole del gioco che dovrebbero essere condivise da tutti sono state invece approvate da una maggioranza ancora più ristretta di quella che sostiene il governo, con un deficit di legittimità politica più grave di quello che aveva il Porcellum, che almeno fu votato da tutta la maggioranza che sosteneva il governo di Silvio Berlusconi”. Fassina allarga le braccia: "Ho votato no, dopodichè altri hanno fatto legittimamente altre scelte”. Sorpreso di essere stato fra i pochi della minoranza Pd a prendere la parola per motivare il dissenso? "Non posso parlare per altri. Ho ritenuto che in un passaggio così importante fosse necessario lasciare traccia di un dissenso profondo, siccome ritengo che questa legge elettorale insieme alla revisione del Senato ci faccia correre rischi molto seri. di Franco Bechis Guarda la video-intervista di Bechis a Stefano Fassina

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