Elezioni regionali, in Liguria è partita aperta tra Giovanni Toti e Raffaella Patia
La candidatura di Giovanni Toti come presidente della Liguria per il centrodestra sembrava una scommessa rischiosissima, si sta rivelando una potenziale spina nel fianco per le previsioni di Matteo Renzi che puntava al cappottone 7-0. A circa 15 giorni dal voto del 31 maggio, i dati dei sondaggi si fanno sempre più affidabili e secondo le rilevazioni del sondaggista Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, la situazione raccontata dai numeri è ben più che una profezia, ma la descrizione di una tendenza definita: i due contendenti non sono mai stati così vicini. La partita aperta - La candidata del Partito Democratico, Raffaella Patia, è stimata tra il 28% e il 31%. La segue a ruota però Giovanni Toti, a capo di una larga coalizione che comprende non solo Forza Italia e Lega, ma anche Nuovo Centrodestra. Il consigliere politico di Silvio Berlusconi viaggia tra il 26% e il 29%, cifre che legittimano la speranza di vittoria. In una regione storicamente orientata a sinistra, la Patia soffre l'usura delle divisioni tutte interne alla coalizione di centrosinistra. A farle concorrenza diretta c'è Luca Pastorino, sostenuto dai partiti di sinistra, stimato tra il 10% e il 13%. Secondo Pagnoncelli, però, il divario così stretto non è solo frutto dei demeriti della candidata renziana. Toti ci ha messo del suo, ha riconquistato i leghisti, inizialmente scontenti per la rinuncia del proprio candidato, e ha guadagnato crescente credibilità quando è riuscito a ricompattare l'intera coalizione. Anche Toti deve considerare un'emorragia sul fronte destro, con il librale Enrico Musso candidato con una sua lista. Il senatore è stimato però tra il 4% e il 7%. I partiti - Il sondaggio di Ipsos fotografa il Pd tra il 27% e il 30%, seguito dal Movimento 5 stelle tra il 20% e il 24%. Nel centrodestra la Lega è ormai stimata tra il 14 e il 17%, sorpassata Forza Italia ma non asfaltata al 12-15%.