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Forza Italia, in Puglia è guerra tra Berlusconi e Fitto: "Chi non ci vota è un traditore", "Sei fuori dalla realtà"

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Leonardo Grilli
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“Sei un traditore”. E tu “sei fuori dalla realtà”. È un botta e risposta di fuoco quello che ha coinvolto Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto, impegnati a combattersi per le regionali in Puglia. Tutto era cominciato in mattinata, quando ai microfoni di 'Coffee Break' su La7, Fitto aveva dato fuoco alle polveri con un provocatorio: “Caro Silvio, ormai ti sei abituato a dire una cosa e a farne un'altra. Prima dici ‘forza Nazareno' e poi accusi Renzi di volere una deriva autoritaria. Prima dici ‘Raffaele l'amico dei momenti difficili', e poi ‘Fitto chi?' Per noi coerenza e memoria sono valori. Per te?”. La risposta di Silvio – L'occasione per ribattere a Fitto è arrivata in serata, quando Berlusconi è arrivato al Palafiera di Lecce per la seconda tappa del suo mini tour elettorale in Puglia a sostegno di Adriana Poli Bortone. Il Cavaliere non ha citato direttamente il suo avversario ma ha giocato con il nome della lista a sostegno di Francesco Shittulli, 'Oltre con Fitto': “Qualcuno voleva andare oltre, invece è andato fuori...”. non pago l'ex premier ha liquida come una “piccola operazione di disturbo senza alcun senso politico e senza speranza” la divisione nel centrodestra che vede in campo due candidati e ha bollato come “traditore” chi ha vota contro un candidato indicato dal suo partito, violando la linea politica. Ai ‘ricostruttori' l'ultima parola – Fitto non si è fatto pregare e in una nota ha risposto colpo su colpo al suo ex leader: “Al termine di 48 ore di flop in Puglia (tra eventi annullati, sale ristrette e sedie vuote) Silvio Berlusconi dice che io sarei ‘fuori' (non si sa bene da cosa). Gli rispondo: sei tu fuori dalla realtà. Fuori dalla rivoluzione liberale. Fuori dalle speranze del 1994. Peccato. Sei dentro un triste bunker nel quale ti sei voluto rinchiudere». Allo scontro si unisce anche Maurizio Bianconi, deputato azzurro e fittiano Doc, che sull'accusa di “non aver alcun peso politico”, ribatte: “Berlusconi a Lecce dice giustamente che non bisogna votare per i piccoli partiti. La domanda è: allora perché invita a votare Forza Italia? E lui continua con lo stanco refrain di chiamarci ‘traditori' perché volteremmo le spalle al partito che ci ha eletto». Lo “smemorato di Arcore”: Bianconi insiste e gira il coltello nella piaga, ricordando a Berlusconi tutte le vicissitudini che hanno portato alla divisione interna a Forza Italia. “Ricordiamo allo smemorato di Arcore che il partito che ci ha eletti era il popolo della Libertà, partito che lui ha scientificamente distrutto per ridurre tutto allo sgabuzzino di Palazzo Grazioli che lui riempie e vuota a suo piacimento flirtando e vendendosi regolarmente ai nostri avversari di sempre: la sinistra e i poteri finanziari (governo Monti, governo Letta, patto del Nazareno, riforme renziane)”. “Ricordiamo allo smemorato di Arcore e ai suoi cortigiani – insiste - che il nostro è un grande progetto e prevede un grande partito di centrodestra legato ai grandi principi liberali e non perversi interessi bancari e finanziari del Ppe al quale orgogliosamente lo smemorato dice di appartenere».

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