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Ncd, scontro tra Nunzia De Girolamo e Beatrice Lorenzin

Lucia Esposito
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E ora Area popolare chiede di rimettere mano all' Italicum. Il timore è di pagare un prezzo altissimo da qui al 2018, stretti tra la fedeltà al governo e la ricostruzione del centrodestra. Da qui la proposta di modificare la legge elettorale cambiando il destinatario del premio di maggioranza: non più la lista, ma la coalizione. «O la legge elettorale cambia o dovremo aprire una riflessione», avverte il coordinatore di Ncd, Gaetano Quagliariello, per il quale i «margini» per restare al governo «in presenza dell' Italicum diminuiscono». Una posizione ribadita da Angelino Alfano: «Fare un' apertura sulle coalizioni la vedo in termini di opportunità per tutti». Il ministro è soddisfatto per il risultato nelle Regioni - «Ncd-Udc al 4,2%» - ma deve fronteggiare lo scontro tra Nunzia De Girolamo, con un piede e mezzo fuori dal partito, e l' ala governativa. L' ex capogruppo, che oggi a Milano terrà a battesimo i «Repubblicani» con Marco Reguzzoni, è data sulla via del ritorno in Fi: «Serve un centrodestra unito, è finita la nostra missione in un governo ormai privo di spinta propulsiva». In caso di mancata uscita dall' esecutivo, dichiarerà la sua «incompatibilità» con il Ncd. Replica di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute: «Ci sono persone che non sono mai uscite da Fi» e «quotidianamente destabilizzano il partito: prendano la loro strada».

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