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Migranti: Maroni, in Lombardia solo chi rispetta regole (2)

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(AdnKronos) - "Abbiamo accettato volentieri la richiesta della Prefettura di Milano, perché accelerare i lavori di questo organo vuole dire accertare chi davvero ha diritto alla protezione internazionale e chi invece è un clandestino e quindi va rimpatriato" aggiunge Maroni, che, questa mattina, ha firmato, insieme al prefetto di Milano Alessandro Marangoni, all'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali e alla presidente dell'Ente regionale per i Servizi all'agricoltura e alle foreste (Ersaf) Elisabetta Parravicini, il protocollo d'intesa per accelerare il lavoro della Commissione richiedenti asilo. "Da sempre - ricorda il governatore - chiediamo al ministero dell'Interno una identificazione precisa e veloce su chi è davvero profugo, e quindi ha diritto a rimanere in Italia, e chi invece è un clandestino e quindi va rimpatriato. Il protocollo firmato oggi con la Prefettura di Milano va in questa direzione". Attraverso l'accordo sottoscritto oggi, Regione Lombardia, per il tramite di Ersaf, si impegna a concedere in uso gratuito per un periodo massimo di 3 anni un'unità immobiliare di oltre 500 metri quadri alla Prefettura- Ufficio territoriale del governo di Milano per l'insediamento della 'Commissione territoriale per il Riconoscimento della protezione internazionale'. I nuovi uffici saranno una sede più idonea di quella attuale per l'espletamento delle pratiche relative alla richiesta di protezione internazionale. "Grazie a questo intervento di Regione Lombardia - dice Marangoni - contiamo di poter accelerare i tempi di esame delle richieste. Nel 2015 ci sono state circa 4700 domande, poco più della metà sono state respinte. Devo ringraziare il presidente Maroni e l'assessore Bordonali, perché ora i nostri commissari potranno lavorare in un ambiente rinnovato, che darà certamente la possibilità di accelerare le pratiche".

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