"Tutta la verità su Sergio Marchionne": Santanchè, il siluro contro il manager
Del possibile impegno in politica di Sergio Marchionne, tirato per la giacchetta un po' da tutti quanti - destra, sinistra e centro -, se ne parla pressoché da sempre. E se ne è parlato anche oggi, lunedì 4 gennaio, in occasione della conferenza stampa a Piazza Affari per la quotazione della Ferrari, di cui Marchionne è presidente. Interpellato dal direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, sul possibile ingresso in politica, il manager italocanadese ha risposto: "Mai, mai, mai, mai. E se non avete capito bene - ha ribadito - mai". Un rifiuto nettissimo, insomma, al quale ha poi aggiunto che "sarò alla guida di Fca fino al 2018" per auspicarsi successivamente di "fare il giornalista". Frasi sibilline: nonostante la smentita sull'impegno politico, Marchionne ha insistito sul 2018, anno in cui - putacaso - terminerà la legislatura (sempre che il sipario non cali prima del tempo). E dopo le parole del presidente Ferrari, sempre Affaritaliani.it ha raccolto pareri sulla possibilità di un Marchionne in politica. E tra i vari commenti spicca quello - duro - di Daniela Santanchè: "Non ho parametri per valutare l'ad di Fca come politico - ha premesso -. Sicuramente è un bravo manager, anche se non so se ha fatto gli interessi dell'Italia dopo aver fatto certamente quelli della sua azienda". E dunque, l'affondo: "Marchionne sta con Renzi e non con il centrodestra. Poi ha detto che non è interessato alla politica e quindi il discorso è chiuso". Dunque, un'altra critica: "Non credo proprio che Marchionne sarebbe attrezzato per sopravvivere a quello che hanno fatto a Berlusconi da quando è sceso in campo. In molti avrebbero accettato compromessi e avrebbero svenduto gli ideali e il loro Paese, invece Berlusconi continua a combattere per la democrazia e la libertà. Ecco - ha concluso - non credo che Marchionne sarebbe in grado di sopportare quello che hanno fatto passare al leader di Forza Italia".