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Dentro il Pd c'è un uomo che osa sfidare la Boschi faccia a faccia: la frase che la gela

Giulio Bucchi
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"Il Partito della nazione per me è inquietante". C'è qualcuno, dentro il Pd, che ha osato sfidare la potentissima Maria Elena Boschi faccia a faccia, seduto al suo stesso tavolo. È il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ex dalemiano, che ha sorpreso tutti andando contro la linea renziana in un convegno a Milano, organizzato dalla corrente "Sinistra è cambiamento". Accanto a lui c'è la Boschi, che ribatte con calma: "Dobbiamo tornare all'origine dell'idea di Partito della nazione, che non è stiamo tutti sulla stessa barca, né il partito dell'indifferenza e neppure il partito di Renzi". Alleati indigesti - Il ministro delle Riforme, insomma, non molla: per fare del Pd un partito argine all'anti-europeismo e all'anti-sistema serve un partito in grado di "parlare a più persone con cui prima non dialogava". I convitati di pietra di questo confronto, giocato in punta di fioretto (o di coltello), sono ovviamente Angelino Alfano e Denis Verdini, due ex berlusconiani decisivi per le sorti del governo e che qualcuno vorrebbe addirittura alleati (o inglobati) dal Pd alle prossime elezioni politiche. Le posizioni, dentro il Pd, sono chiare: per una volta la maggioranza sembra davvero contro Renzi, quando si parla dei transfughi del centrodestra, giudicati o scomodi o impresentabili. Sala vs Balzani - Anche sul fronte Milano rischia di aprirsi una frattura: il sindaco uscente Giuliano Pisapia si è schierato ufficialmente con la sua vice Francesca Balzani. E la Boschi che dice? "Beppe Sala è il candidato che conosco meglio. Ne ho apprezzato la tenacia quando Expo sembrava sul punto di fallire e non ci credeva nessuno. Peccato solo che lui tifi Inter e io Milan, ma non è così grave". Chi, nel Pd, avrà il coraggio di contraddire la Boschi anche sul favorito alle primarie dem?

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